Anna Danesi, capitana della nazionale italiana di pallavolo, non ha esitato a precisare quanto il fattore mentale sia stato decisivo per il successo della squadra negli ultimi due anni. "Julio Velasco è stato fondamentale in questa crescita - ha detto Anna - Le sue parole risuonano in noi come mantra e ci hanno aiutato a sviluppare un'aura di cui andiamo fiere. Non riguardano solo lo sport, ma ci formano anche come persone». Un riconoscimento che evidenzia non solo la forza tecnica della squadra, ma anche la capacità di restare unite e lucide, nonostante la pressione delle grandi vittorie.
Per una squadra che ha "vinto tutto", mantenere i piedi per terra è spesso la sfida più grande. Secondo Danesi, però, l'umiltà continua a essere il loro punto di forza. "Sappiamo di essere forti, ma ogni giorno ci impegniamo per migliorare e non smetteremo mai".
Il contesto vede l'Italia sulla scena mondiale con una successo straordinario, culminato in trionfi che trascendono il solo aspetto sportivo. Durante il loro ritorno a casa, all'aeroporto di Malpensa, il popolo di tifosi ha abbracciato le campionesse del mondo, simbolo di una nazione orgogliosa e unita dietro al proprio volley.
Nel frattempo, Julio Velasco, il ct che ha avuto un ruolo cruciale nella trasformazione della squadra, ha chiarito le sue intenzioni post-vittoria. Velasco ha sottolineato l'importanza del riposo dopo il grande traguardo, ma ha escluso qualsiasi ipotesi di rinuncia al suo incarico: «Ho un contratto con la Federazione, non intendo mollare. Continuerò a guidare questo team straordinario». Alla domanda se avesse intenzione di passare alla Nazionale maschile, la risposta è stata decisa: "No".
Velasco ha inoltre ribadito la necessità di mantenere i nervi saldi: «Non dobbiamo mai esaltarci troppo quando vinciamo, altrimenti il rischio è di diventare superbi, e quando perdiamo, tutto sembra crollare. Ricordo sempre che l'Italia ha vinto due mondiali quando sembrava che fosse tutto un disastro».
L'allenatore ha poi riflettuto sull'importanza della presenza mentale in gara: «Alle ragazze ho sempre detto di pensare alla partita momento per momento, pallone dopo pallone. Siamo consapevoli che come "personaggi" del volley abbiamo un certo status, ma è importante ricordare che dietro ci sono sempre delle persone».
La recente vittoria mondiale non è infatti stata l'unica dimostrazione delle capacità delle azzurre sotto la guida di Velasco, che ha saputo rendere un gruppo speciale un team vincente. La coesione, il rispetto e la motivazione reciproca sono stati terreno fertile per il successo al mondiale, mostrando che dietro ogni grande trionfo c'è sempre un lavoro di squadra profondamente curato.