L'Atalanta volta pagina e affida la panchina a Raffaele Palladino, chiamato a risollevare le sorti della squadra dopo l'esperienza, giudicata al di sotto delle aspettative, di Ivan Juric. Palladino, reduce da una parentesi alla Fiorentina, si è detto entusiasta della nuova sfida e determinato a riportare la Dea in Europa.
"Sono molto felice di essere in una grande società come l'Atalanta," ha dichiarato Palladino durante la conferenza stampa di presentazione. "Farò di tutto con il mio staff per portare la squadra in alto. Per me è una grande opportunità, sono rimasto sorpreso dalla compattezza, dal sostegno e dalla fiducia nei miei confronti da parte della società, che è una grande famiglia."
Il tecnico ha sottolineato l'importanza di ritrovare l'identità che ha contraddistinto l'Atalanta negli anni d'oro: "Bisogna ritrovare l'identità fatta di sacrificio e grinta, ciò che contraddistingue questo club. C'è un gruppo con grandi valori tecnici e umani." Palladino ha poi rivelato di aver studiato molto durante il periodo di inattività, rifiutando diverse offerte per aspettare la chiamata giusta: "Ho avuto tante chiamate, ma ho aspettato l'Atalanta. Mi ci è voluto poco per dire sì anche perché gli obiettivi sono gli stessi." Evidente il riferimento al suo mentore Gasperini, che ha lasciato un segno indelebile a Bergamo.
L'obiettivo principale di Palladino è chiaro: riportare l'Atalanta nelle competizioni europee. "Dobbiamo battagliare in tutte le competizioni, ogni giorno è un test per tutti. Il nostro obiettivo è tornare in Europa, la rosa è forte e credo che questa squadra debba fare di più." Il tecnico ha già iniziato a lavorare sull'aspetto tattico, cercando di capire quale sia il sistema di gioco più adatto alla squadra: "Non sono un integralista, voglio capire ogni singolo aspetto dei giocatori in rosa. Voglio dare il vestito giusto alla squadra, ma sempre partendo dalla giusta grinta da mettere. Penso che il 3-4-2-1 sia quello più adatto, ma c'è da migliorare."
Un ruolo chiave nella nuova Atalanta potrebbe averlo Ademola Lookman, giocatore di talento ma spesso discontinuo: "Uno come lui può essere fondamentale, valuterò il suo impiego in base agli allenamenti, ma Ademola si è presentato molto bene. Quello che chiedo alla squadra è di riempire di più l'area." La prima partita di Palladino sulla panchina dell'Atalanta sarà un banco di prova importante, in trasferta contro il Napoli. "Mi aspetto che i ragazzi si dimostrino squadra con consapevolezza nei propri mezzi e con la mentalità di giocarcela con tutti. Voglio un'Atalanta intensa e sfrontata fin dalla mia prima partita. Dobbiamo avere la mentalità di giocarcela con tutti, anche coi Campioni d'Italia."
A fare eco alle parole del nuovo tecnico, l'amministratore delegato Luca Percassi: "Vedendolo lavorare tutti i giorni, posso garantire la sua grande attenzione e la grande responsabilità che s'è assunto. E' il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Siamo con lui e sono convinto che tutti i bergamaschi gli faranno sentire il loro affetto e il loro sostegno". Un messaggio di fiducia importante, a testimonianza del sostegno della società nei confronti di Palladino, chiamato a inaugurare un nuovo ciclo e a riportare l'Atalanta ai vertici del calcio italiano ed europeo. Il compito non sarà facile, ma l'entusiasmo e la determinazione del nuovo allenatore fanno ben sperare i tifosi nerazzurri.
Prima di procedere


