La società canadese Brookfield Asset Management è pronta ad acquisire la totalità di Oaktree Capital Management, il colosso americano del credito noto anche per la proprietà dell'Inter. L'operazione, come riportato da Bloomberg, prevede l'acquisto del 26% di Oaktree ancora detenuto dai soci fondatori per circa 3 miliardi di dollari, valutando l'intera società americana 11,5 miliardi di dollari. L'annuncio ufficiale è stato rilasciato lunedì.
Questa acquisizione segna il culmine di un percorso iniziato sei anni fa, durante i quali gli asset gestiti da Oaktree hanno visto una crescita del 75%. Nella fase iniziale dell'accordo, i cofondatori Howard Marks e Bruce Karsh, insieme a dirigenti e dipendenti, avevano mantenuto una quota minoritaria. Marks ha commentato: "Con questo allineamento più stretto, Oaktree continuerà a essere al centro della strategia creditizia di Brookfield. Vediamo grandi opportunità per far crescere il marchio ed espandere ciò che possiamo offrire ai nostri clienti".
Brookfield, tradizionalmente focalizzata su immobili e infrastrutture, ha gradualmente potenziato la sua presenza nel settore del credito grazie alla partnership con Oaktree. La holding finanzierà 1,6 miliardi di dollari del prezzo totale, mentre la restante parte sarà coperta dalla controllante Brookfield Corporation, in linea con le rispettive quote di partecipazione.
L'amministratore delegato Bruce Flatt ha dichiarato: "Questo passo ci consentirà di ampliare la nostra divisione creditizia, rafforzare la collaborazione tra le diverse aree di business e migliorare la nostra capacità di generare valore a lungo termine per gli investitori". La chiusura dell'accordo è prevista per l'inizio del prossimo anno e si prevede che avrà un impatto positivo sugli utili del gruppo. Marks manterrà il suo posto nel consiglio di amministrazione di Brookfield Corporation, mentre Karsh entrerà nel board della divisione di asset management. I co-CEO di Oaktree, Robert O’Leary e Armen Panossian, assumeranno il ruolo di co-CEO del ramo creditizio di Brookfield.
L'acquisizione avrà un impatto significativo anche sulla geografia del business di Brookfield Asset Management, rendendo gli Stati Uniti il suo principale mercato, con oltre 550 miliardi di dollari in asset e servizi gestiti. Una volta completata l'operazione, il mercato americano rappresenterà oltre la metà dei ricavi e più del 50% dei dipendenti del gruppo, fondato a Toronto nel 1899.
Questa operazione strategica di Brookfield non solo consolida la sua posizione come leader globale nella gestione degli investimenti alternativi, ma solleva anche interrogativi sul futuro di Oaktree e, di riflesso, dell'Inter. Mentre Brookfield punta a sinergie e crescita nel settore del credito, gli analisti finanziari si interrogano su come questa acquisizione influenzerà le strategie di investimento e la gestione del club calcistico nerazzurro. L'esperienza di Brookfield nel settore immobiliare e infrastrutturale potrebbe portare a nuove opportunità di sviluppo per l'Inter, ma è ancora presto per prevedere con certezza gli sviluppi futuri. Ciò che è certo è che il panorama finanziario globale sta assistendo a una trasformazione significativa, con Brookfield pronta a giocare un ruolo sempre più centrale.