Enzo Maresca, attuale allenatore del Chelsea, ha condiviso interessanti riflessioni sulla sua carriera e sull'influenza di grandi tecnici italiani durante il suo intervento al Festival dello sport a Trento. Maresca ha spiegato quanto sia cruciale per lui lavorare in un club di grande importanza come il Chelsea, soprattutto considerando il successo che molti altri allenatori italiani hanno avuto lì in passato.
Maresca ha parlato della sua carriera da collaboratore, sottolineando l'importanza di Manuel Pellegrini, con cui ha collaborato al West Ham, e in particolare di Pep Guardiola. "Guardiola è stato fondamentale per il mio modo di fare giocare la squadra", ha dichiarato Maresca, evidenziando come l'approccio innovativo e vincente del tecnico spagnolo abbia ispirato il suo stile di allenamento.
Riferendosi alla difficoltà del campionato inglese, Maresca ha descritto la Premier League come un torneo unico, diverso da tutti gli altri, sia per l'organizzazione, sia per la passione che lo caratterizza, oltre agli elevati investimenti delle società. "Consiglio sempre ai giovani di fare esperienze all'estero. Sono incredibilmente formative dal punto di vista personale," ha affermato Maresca, enfatizzando l'importanza di essere felici e curiosi nel proprio percorso di crescita calcistica e umana.
Nel suo discorso, Maresca ha anche approfondito il ruolo dei giocatori, considerandoli gli "interpreti assoluti" in campo. Il suo compito, ha detto, è quello di migliorarli continuamente, in modo che l'intera squadra ne tragga beneficio. Con una nota di ironia, ha raccontato come, ai tempi in cui giocava, sua madre fosse solita dare sempre ragione ai calciatori piuttosto che agli allenatori, mentre sua moglie adesso fa l'opposto.
Maresca ha concluso parlando della recente partita del Chelsea contro il Liverpool, durante la quale è stato espulso nei minuti finali. "Non sono riuscito a trattenermi", ha ammesso, ricordando l'emozionante vittoria ottenuta oltre il novantesimo minuto contro i campioni d'Inghilterra. Ha anche fatto un accenno ai tanti infortuni che hanno segnato la squadra, chiamandoli "i segni dello sforzo" condiviso con il PSG, entrambi protagonisti del Mondiale per club. Per Maresca, partecipare e vincere quella competizione è stata un'esperienza troppo entusiasmante per rimpiangerne le difficoltà.