L'esultanza 'alla Mourinho' è costata cara a Enzo Maresca, allenatore del Chelsea. Dopo il gol vittoria di Estevao nei minuti finali della partita contro il Liverpool, il tecnico italiano si è lasciato andare a una corsa sfrenata sotto la curva dei tifosi, emulando il gesto iconico che ha spesso contraddistinto José Mourinho. Un'esplosione di gioia che, però, non è passata inosservata all'arbitro Anthony Taylor, il quale ha immediatamente estratto il cartellino rosso nei confronti di Maresca.
Ora è arrivata la sentenza del giudice sportivo inglese: una giornata di squalifica e una multa di 8 mila sterline. Una sanzione che punisce l'eccessiva esuberanza del tecnico, reo di aver provocato la panchina e i tifosi del Liverpool con il suo comportamento. La vicenda ha subito acceso un vivace dibattito in Inghilterra, tra chi ritiene la punizione eccessiva e chi, invece, la considera giusta e proporzionata alla gravità del gesto.
L'episodio richiama alla mente le numerose occasioni in cui Mourinho, durante la sua carriera, si è reso protagonista di esultanze simili, spesso al limite del regolamento. Un modo di vivere le partite che ha contribuito a creare il personaggio, amato e odiato allo stesso tempo, dello 'Special One'. Maresca, evidentemente, ha voluto omaggiare il suo illustre predecessore, senza però calcolare le conseguenze del suo gesto. Resta da vedere se l'allenatore italiano avrà imparato la lezione e se, in futuro, saprà contenere la sua esuberanza in panchina.
Al di là dell'episodio specifico, la vicenda solleva un interrogativo più ampio sul ruolo dell'allenatore nel calcio moderno. Figura sempre più centrale e mediatica, il tecnico è chiamato a gestire non solo gli aspetti tattici e tecnici della squadra, ma anche la propria immagine e il proprio comportamento in pubblico. Un equilibrio delicato, che richiede grande professionalità e senso di responsabilità. L'esultanza di Maresca, per quanto istintiva e genuina, ha rappresentato un'infrazione a questo codice non scritto, e come tale è stata punita dalla giustizia sportiva.
La Premier League, da sempre attenta al rispetto delle regole e alla correttezza in campo, ha voluto dare un segnale chiaro a tutti gli allenatori: l'eccessiva esuberanza e i comportamenti provocatori non saranno tollerati. Un monito che, si spera, contribuirà a mantenere un clima di fair play e rispetto reciproco sui campi da gioco inglesi. La stagione 2025-2026 è iniziata da poco, ma già si preannuncia ricca di emozioni e colpi di scena. E l'episodio che ha visto protagonista Maresca è solo l'ultimo esempio di come, nel calcio, anche un gesto apparentemente innocuo possa scatenare un vero e proprio terremoto.