Ezio Sella, ex attaccante della Fiorentina dal 1977 al 1980, ha offerto un’analisi approfondita sulla recente partita contro il Napoli ai microfoni di Radio FirenzeViola, sottolineando criticità tattiche e carenze caratteriali nella squadra toscana. La sua visione critica si focalizza su un impianto di gioco troppo difensivo e sulle implicazioni che questo ha avuto sull’attacco, suggerendo che la Fiorentina avrebbe bisogno di affrontare anche le grandi squadre con un atteggiamento più intraprendente e deciso.
Sella ha osservato che la Fiorentina ha sfoggiato una disposizione difensiva rigorosa che, a suo avviso, ha limitato le capacità offensive dei suoi attaccanti. Ha ribadito che una simile strategia non facilita ai giocatori offensivi, come Moise Kean, di rendere al massimo delle loro potenzialità. Kean, un talento potenzialmente dirompente, potrebbe giocare in modo più efficace se supportato da un altro attaccante vicino a lui. Sella suggerisce possibilità tattiche differenti, come il 4-3-3 o il 4-3-1-2, che potrebbero fornire agli attaccanti maggiori opportunità contro le difese avversarie.
Parlando della mancata reazione emotiva della Fiorentina nel corso della partita, Sella ha evidenziato come, nonostante la sconfitta contro un Napoli dominante, la carenza di una risposta vigorosa e combattiva dalla squadra sia stata una nota dolente. A suo avviso, la Fiorentina si è mostrata priva di aggressività, un aspetto fondamentale in qualsiasi contesa calcistica. Ha enfatizzato come perdere una partita possa essere accettabile solo se la squadra avversaria è stata contrastata con tutti i mezzi possibili.
Sul versante dell’individualità, Sella ha offerto il suo parere su Nicolò Fagioli, un giovane centrocampista dalle interessanti prospettive. Pur riconoscendone il talento, esempio lampante di giovani promesse in crescita, Sella ha messo in dubbio la sua attitudine a ricoprire il ruolo di regista, puntualizzando invece che il giocatore esprime il meglio di sé in posizione più avanzata. Fagioli, che ha brillato particolarmente quando schierato come trequartista o subito dietro le punte, a suo parere, manca delle caratteristiche fondamentali per dirigere il centrocampo come un regista.
Questo intervento di Sella offre un quadro lucido sulle sfide che attendono la Fiorentina, chiamata a riconfigurare il proprio approccio tattico e a coltivare una mentalità vincente per poter competere efficacemente con squadre del calibro del Napoli. Il messaggio chiaro è che coraggio, intensità e una giusta disposizione strategica saranno indispensabili per far fiorire il vero potenziale della squadra. Le parole di Sella, con un tocco di nostalgia e franchezza, risvegliano ricordi di quando la passione in campo non era mai una variabile ma un elemento costante di una Fiorentina combattente e capace di suscitare emozioni forti nei suoi tifosi.