La trasferta a Genova per la partita tra Genoa e Parma sarà vietata ai residenti nella provincia di Parma. Questa è la decisione della Questura di Genova, su indicazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (CASMS). Un provvedimento che era nell'aria, come anticipato da diversi media, e che arriva come diretta conseguenza degli scontri avvenuti nelle ore antecedenti al match tra Cremonese e Parma, in data 21 settembre 2025.
La decisione è stata ufficializzata dal club ducale con un comunicato. Il prezzo del titolo di ingresso del Settore Ospiti dello stadio Luigi Ferraris di Genova per la settima giornata del campionato Serie A Enilive 2025/26, fra Genoa e Parma, in programma domenica 19 ottobre (ore 15:00) è di 26,50 euro. Tuttavia, su disposizione dell’ordinanza n. 86417 del 10/10/2025 del Prefetto di Genova, emanata su indicazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (CASMS) del Ministero dell’Interno del 24/09/2025 è stato stabilito il “divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Parma”.
La decisione rappresenta un duro colpo per i tifosi parmigiani, che non potranno seguire la squadra del cuore in questa importante trasferta. Le autorità hanno motivato il divieto con la necessità di prevenire ulteriori episodi di violenza, dopo i gravi scontri avvenuti a Cremona. Questi eventi avevano visto coinvolti gruppi di tifosi delle due squadre, con conseguenti danni e feriti. La Questura di Genova, in collaborazione con il CASMS, ha valutato attentamente la situazione, ritenendo che la presenza di tifosi provenienti da Parma avrebbe potuto rappresentare un rischio per l'ordine pubblico.
La misura adottata, sebbene restrittiva, mira a garantire la sicurezza di tutti i partecipanti all'evento sportivo e dei cittadini di Genova. Resta da vedere se nei prossimi giorni verranno adottate ulteriori misure di sicurezza in vista della partita. I tifosi del Parma dovranno quindi rinunciare a sostenere la propria squadra allo stadio Luigi Ferraris, sperando che in futuro possano tornare a seguire le partite in trasferta senza restrizioni.
Episodi come questi sollevano interrogativi sulla gestione della sicurezza negli stadi e sulla necessità di adottare misure più efficaci per prevenire la violenza tra tifoserie. Il divieto di trasferta è spesso visto come un'extrema ratio, ma in determinate circostanze può rappresentare l'unica soluzione per garantire l'ordine pubblico e la sicurezza delle persone.