Igor Tudor e il suo debutto nel Derby d'Italia: Sfida tra passato e presente

Il nuovo allenatore della Juventus si prepara per una sfida cruciale contro l'Inter, tra ricordi, ambizioni e la volontà di dimostrare il proprio valore

Igor Tudor e il suo debutto nel Derby d'Italia: Sfida tra passato e presente

Igor Tudor si prepara a vivere il suo primo derby d'Italia, guidando la Juventus in una delle partite più attese e sentite del campionato italiano. In una recente intervista con l'ex compagno di squadra Ciro Ferrara per Dazn, Tudor ha espresso tutta la sua determinazione e consapevolezza del peso di questo appuntamento: "Vale più di tre punti", afferma con convinzione, spiegando quanto queste partite lo motivino e stimolino. L'opponenti saranno i rivali storici dell'Inter, una squadra altrettanto blasonata e con un recente curriculum di due finali di Champions alle spalle.

La chiacchierata con Ferrara, compagno di reparto per ben sette stagioni alla Juventus, è stata un'occasione per riflettere sulle esperienze vissute in bianconero e sull'eredità personale e professionale lasciata dalla società torinese. Arrivato nell'estate del 1998, Tudor ricorda un ambiente quasi irreale, popolato da campioni come Zinedine Zidane e guidato con fermezza da Marcello Lippi. "La Juventus è una parte di me", confessa, riconoscendo l'influenza decisiva che il club ha avuto nella sua crescita professionale e personale.

Tudor sottolinea l'importanza delle lezioni apprese dai colleghi veterani come Iuliano, Montero, Pessotto e Del Piero, figure che hanno incarnato i valori della Juventus, come l'impegno e la coerenza quotidiana, elementi essenziali per il successo. "L'allenamento è tutto", afferma, sostenendo che le partite rappresentano l'espressione più semplice di un lavoro ben fatto nel quotidiano.

Nel presente, Tudor riflette sulle sue esperienze iniziali da allenatore: "Sentivo di avere un debito con la Juve", racconta. Dopo aver concluso prematuramente la carriera da calciatore a causa di problemi fisici, l'ambizione di allenare il club è sempre stata un sogno coltivato con passione e dedizione.

L'intervista tocca anche singoli elementi della rosa attuale, partendo da Bremer, descritto come un leader indispensabile nello spogliatoio, e Vlahovic, la cui carriera è in una fase di costruzione: "Le sue migliori stagioni devono ancora venire", commenta Tudor. Per Yildiz, giovane promettente, Tudor mostra grande ammirazione, lodandone la costanza e il comportamento eccellente dentro e fuori dal campo.

Alla domanda sulla possibilità di lottare per lo scudetto, Tudor adotta un atteggiamento pragmatico: "Non parlo mai di obiettivi, ma di fatti concreti perché gli obiettivi si raggiungono". Un approccio che mostra non solo la sua serietà e professionalità, ma anche la grande ambizione di riportare la Juventus al vertice del calcio italiano.

Pubblicato Venerdì, 12 Settembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 12 Settembre 2025

Marco P.

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