La sfida tra Juventus e Borussia Dortmund ha offerto emozioni a non finire, terminando con uno spettacolare pareggio 4-4. L'allenatore Igor Tudor ha schierato un modulo spregiudicato, lanciando in attacco due punte come Openda e David, affiancati da Yildiz. Nel primo tempo, nonostante un avvio promettente con un tiro di Thuram al 4° minuto, la Juventus ha faticato a imporsi. Un colpo di testa di Kelly sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha messo in difficoltà la difesa avversaria, fermato da un fallo di mano non rilevato dall'arbitro né dal VAR.
Nel secondo tempo, la squadra piemontese è stata colpita da una rete di Adeyemi con un tiro da fuori, ma ciò ha acceso una reazione rabbiosa nei bianconeri. Grazie a un'invenzione di Kenan Yildiz, la Juventus ha trovato il gol del pareggio, salvo poi vedere il Borussia Dortmund riprendere il vantaggio poco dopo. Con grande spirito, la Juventus è riuscita a risalire in partita, grazie anche all'ispirato Vlahovic, che ha segnato e fornito assist decisivi, mostrando un comportamento da vero leader.
Alla consueta analisi del dopogara, Tudor si è detto orgoglioso della prestazione della sua squadra, soprattutto per l'energia profusa dopo un'altra partita intensa giusto pochi giorni prima. “Non si poteva fare di più contro una formazione così forte,” ha affermato, lodando il carattere dei suoi uomini, che avevano già dato tutto nel match precedente. In particolare, il tecnico ha voluto sottolineare come l'ingresso dalla panchina di Vlahovic abbia portato freschezza e determinazione.
La soddisfazione per il risultato viene però accompagnata da una nota amara: una decisione arbitrale che Tudor non ha esitato a criticare, ritenendo che un rigore netto non sia stato concesso alla sua squadra. “Questo avrebbe potuto cambiare il risultato, eravamo molto provati, e avremmo potuto vincere 4-2 con un rigore a favore,” ha incalzato l’allenatore croato, ricordando come i suoi uomini fossero visibilmente affaticati.
La stanchezza è diventata un fattore significativo sul campo, con giocatori come Bremer e Cambiaso già reduci da stop fisici ritrovatisi a dover sostenere ritmi alti dopo lunghi periodi di inattività. Anche Yildiz, protagonista di una prestazione da gladiatore, appariva a corto di energie.
Tudor ha anche posto l'accento su come la sua squadra debba adattarsi con intelligenza alle varie situazioni di gioco, utilizzando al meglio l'offensività a disposizione. “Con David più vicino alla porta, certe giocate riescono meglio,” ha spiegato, sottolineando la versatilità che la sua formazione deve saper mettere in campo.
In fin dei conti, il travolgente pareggio con il Borussia Dortmund si è rivelato una vera partita di carattere per la Juventus, dimostrando che la determinazione, accompagnata da un astuto uso delle riserve, può essere la chiave giusta per gestire match di così alta intensità. Molti sono i segnali positivi per Tudor, anche se le fatiche fisiche e le occasionali decisioni arbitrarie avverse restano un monito per affrontare le prossime sfide con ancora maggior attenzione e grinta.