Un finale Thriller all'Olimpico: Tre rigori falliti nell'epica Roma-Lille

Rimonta fallita dei giallorossi contro il Lille: tre rigori consecutivi sbagliati riscrivono la storia dell'Europa League

Un finale Thriller all'Olimpico: Tre rigori falliti nell'epica Roma-Lille

La storia delle competizioni calcistiche europee è arricchita da episodi incredibili che rimangono impressi nella memoria degli appassionati, e quello che è accaduto all'Olimpico durante la partita di Europa League tra Roma e Lille si configura certamente come uno dei più memorabili. La serata, valida per la seconda giornata della fase a gironi, sarà ricordata per l'incredibile sequenza di tre calci di rigore consecutivi sbagliati dalla squadra di casa.

Poco dopo l'ottantesimo minuto di gioco, l'arbitro belga Erik Lambrechts, dopo una revisione al VAR, assegna un calcio di rigore alla squadra giallorossa a seguito di un fallo di mano in area del difensore del Lille Aissa Mandi. Artem Dovbyk si prepara ad eseguire il penalty, un'opportunità d'oro per la Roma per ribaltare le sorti del match. Tuttavia, la pressione sulla situazione sembra giocare un ruolo fondamentale: Dovbyk calcia a sinistra del portiere avversario Léo Ozer, che con prontezza devia la sfera mantenendo il parziale invariato.

Quando sembra tutto concluso, l'arbitro sorprende nuovamente: si deve ripetere il tiro. Un giocatore del Lille, infatti, era entrato in area prima del tempo. Dovbyk ha un'altra possibilità, la ripetizione offre ai giallorossi un nuovo spiraglio. Anche il secondo tentativo, però, imita il primo: stessa direzione e stessa prodigiosa parata di Ozer.

Il sospiro di sollievo per i tifosi del Lille dura poco, perché l'arbitro decreta un'altra ripetizione, mettendo in evidenza come il portiere del Lille non avesse entrambi i piedi sulla linea. Questa volta è l'argentino Matias Soulé a dirigersi verso il dischetto, nell'intento di rompere la maledizione. Ma, incredibilmente, anche lui non centra l'obiettivo, con una nuova spettacolare parata di Ozer che sigilla il risultato e l'amarezza dei tifosi romani.

Un episodio simile riporta alla mente dei sostenitori più anziani un'altra notte tragica all'Olimpico. Era il 21 aprile 1984, in una sfida di Serie A tra Lazio e Napoli, momento storico in cui i biancocelesti fallirono tre rigori consecutivamente. Allora, la sorte avversa colpì dapprima Bruno Giordano, che vide le sue due conclusioni neutralizzate dall'estremo difensore partenopeo Luciano Castellini, seguito da Vincenzo D'Amico, che mandò il pallone a lato, ripetendo un copione fatto di incredulità e beffe.

L'evento attuale non è quindi un'esclusiva, ma serve a sottolineare ancora una volta la fragilità e l'imprevedibilità di momenti che sembrano saldamente nelle mani di una squadra e che sfuggono, invece, come sabbia tra le dita. Nella serata assurda della Roma all'Olimpico, c'è una lezione di drammaticità sportiva, una dimostrazione di come il calcio possa riservare sorprese inattese e spesso crudeli. Oltre le delusioni, rimane l'emozione di eventi che, sia nel bene che nel male, conferiscono a questo sport l'appellativo di "il gioco più bello del mondo".

Pubblicato Venerdì, 03 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 03 Ottobre 2025

Marco P.

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