Francesco Bagnaia guarda con ottimismo al futuro. Nonostante un test condizionato da un'uscita di pista, il campione del mondo in carica si è detto soddisfatto del primo contatto con la Ducati che correrà nel 2026. I test collettivi di Valencia lo hanno visto chiudere al decimo posto, un risultato che non rispecchia pienamente il lavoro svolto. Il pilota piemontese non ha potuto effettuare un vero e proprio time attack, ottenendo il suo miglior tempo (1'29"731) con una gomma media al posteriore e a soli tre decimi dalla vetta. Tuttavia, le sensazioni positive non mancano.
"È stata una buona giornata fin da subito. Siamo riusciti a lavorare bene e il primo approccio alla moto 2026 è stato positivo, quindi siamo contenti", ha dichiarato Bagnaia al termine della giornata. L'episodio che ha interrotto il suo tentativo di time attack è stato chiarito dallo stesso pilota: "In realtà sono arrivato lungo alla curva 1. Non ho toccato per terra, ma la moto purtroppo sì. Era il mio unico tentativo e stavo spingendo forte, ma ho esagerato un po' la staccata".
Al di là del tempo sul giro, l'aspetto più importante era il feeling con la Desmosedici GP. "Sono riuscito ad essere molto incisivo in staccata e negli ingressi, ma anche a gestire molto bene la gomma dietro, cosa che non sono mai riuscito a fare nell'ultimo weekend qui. Oggi in generale giravo con un passo migliore rispetto al weekend e questo ci dà molta fiducia e tranquillità per affrontare l'inverno. Penso che sia una buonissima base su cui partire". Secondo Bagnaia, il miglioramento è dovuto ad alcune modifiche che hanno funzionato a dovere, in particolare nel settore dell'elettronica: "La parte elettronica lavorava in una direzione che mi faceva sentire più comodo".
Anche la nuova aerodinamica ha fornito riscontri positivi, sebbene necessiti di ulteriori valutazioni su una pista più adatta: "Siamo soddisfatti della nuova carena, che è andata bene. Tuttavia, dobbiamo fare più giri perché questa pista non è molto adatta all'aerodinamica, essendo molto stretta e priva di curve veloci. La riproveremo in futuro". Il riferimento alla stagione appena conclusa è inevitabile. Bagnaia ha sottolineato l'importanza di non ripetere gli errori commessi durante i test invernali, che potrebbero aver compromesso la performance in alcune gare: "In Thailandia ho iniziato a fare fatica, in Malesia in realtà era andata bene. Abbiamo faticato ad analizzare molte situazioni, per esempio la gara del Giappone è stata molto difficile da capire. Oggi ho fatto un lavoro che darà dei frutti il prossimo anno, ma bisognerà cercare di stare tranquilli e sereni, provando la roba con i giri giusti".
Infine, un pensiero per Celestino Vietti, che ha avuto l'opportunità di debuttare in MotoGP in sostituzione dell'infortunato Franco Morbidelli sulla Ducati del Pertamina Enduro VR46: "Ho fatto un giro e mezzo dietro di lui e penso sia stato un bellissimo regalo da parte del team VR46. Valencia probabilmente non è la pista più appropriata, ma ho visto che ha fatto 332 km/h in fondo al dritto". Le parole di Bagnaia chiudono un test importante, che lascia intravedere un futuro promettente per la Ducati e per il campione italiano.
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