Vietti stupisce tutti: "Ho finto di non vedere il box per fare un giro in più!"

Il giovane pilota rivela un aneddoto curioso sul suo debutto a sorpresa in MotoGP con la Ducati VR46 a Valencia: un'esperienza indimenticabile che voleva durasse per sempre

Vietti stupisce tutti: Ho finto di non vedere il box per fare un giro in più!

La stagione 2025 di Celestino Vietti ha preso una svolta inaspettata e memorabile a Valencia. Dopo una stagione in Moto2 segnata da alti e bassi, con l'apice della vittoria a Misano, il giovane pilota piemontese si è trovato catapultato in sella a una Ducati Desmosedici GP del team Pertamina Enduro VR46 per i test collettivi di MotoGP. Un'opportunità nata dall'infortunio di Franco Morbidelli, che ha trasformato un normale martedì in una giornata indimenticabile per Vietti.

"A volte la vita è veramente in grado di sorprendere," ha dichiarato Vietti, ancora emozionato per l'esperienza. La chiamata è arrivata inaspettata, una domenica sera, dopo che le verifiche mediche avevano confermato l'indisponibilità di Morbidelli. Il team VR46, in accordo con la VR46 Riders Academy, ha deciso di premiare Vietti con questa chance unica. "L'ho saputo domenica sera, dopo che hanno fatto le verifiche su Franco ed hanno deciso che non avrebbe girato. A quel punto credo che la VR46 abbia chiesto se fosse possibile," ha raccontato il pilota.

Vietti non si è lasciato sfuggire l'occasione, vivendo ogni singolo dei 24 giri a disposizione come un sogno. Senza la pressione del risultato, ma con la pura gioia di guidare una MotoGP, ha assaporato ogni istante in sella alla potente Ducati. "Una giornata davvero speciale, che non dimenticherò mai," ha confessato. "La moto è incredibilmente veloce in rettilineo, ma anche la potenza dei freni è davvero impressionante, perché si frena più o meno come con la Moto2, ma si arriva molto più veloci."

Ma l'aneddoto più curioso riguarda il suo desiderio di prolungare il più possibile questa esperienza. Quando il team gli ha mostrato la tabella box, Vietti ha ammesso di aver mentito, dicendo di non averla vista, solo per poter fare un ulteriore giro. Un gesto che testimonia la sua passione e l'intensità con cui ha vissuto quei momenti. "Volevo girare ancora e ho detto di non aver visto la tabella box," ha rivelato sorridendo.

Nonostante la potenza e la fisicità della MotoGP, Vietti si è adattato rapidamente alla Ducati. "E' davvero fisica, soprattutto la frenata, perché come dicevo si arriva molto più veloce ma la distanza di arresto è la stessa. Per quanto riguarda la maneggevolezza, mi aspettavo che fosse un po' più rigida, ma la moto è davvero leggera e si guida molto bene, più o meno come la Moto2, quindi mi sono trovato bene dopo pochi giri. Forse sarei più stanco se avessi fatto qualche giro in più." Anche l'adattamento ai freni in carbonio non ha rappresentato un problema insormontabile: "Alla fine, quando hai raggiunto la temperatura giusta, quello in carbonio è gestibile più o meno come un disco normale. Ha molta potenza, ma quando sei in temperatura è davvero bello da usare." Piuttosto, la sfida maggiore è stata comprendere il limite delle gomme, diverse per dimensioni e caratteristiche rispetto a quelle della Moto2.

Consapevole dell'importanza di non commettere errori, Vietti ha affrontato la giornata con prudenza e concentrazione. "Non c'è stato bisogno che Uccio o qualcuno della squadra mi dicesse di evitare di cadere. Sapevo di non dover fare cose folli. Era una giornata tranquilla e dovevo solo pensare a divertirmi." E il divertimento non è mancato, fin dal momento in cui ha lasciato i box per la prima volta. "Appena metti dentro due marce, capisci immediatamente che è qualcosa di diverso ed incomparabile con quello che hai sempre fatto. Poi ho pensato a mettere in temperatura la gomma e a divertirmi." In pista, ha incrociato altri piloti, ma la differenza di velocità era evidente. "Sì sì, li ho visti, ma ero troppo lento per stare con loro più di una curva (ride). Ma va bene così, mi sono goduto ogni momento."

Riguardo al futuro, Vietti rimane realista. "Non credo che questa giornata possa essere importante per il mio futuro, è stato solo un regalo della squadra e lo apprezzo molto. Forse è una motivazione in più per me per cercare di fare bene in Moto2 e avere l'opportunità di guidarla ancora." Il test di Valencia rappresenta comunque un'iniezione di fiducia e un'esperienza preziosa per il giovane pilota, che guarda avanti con rinnovato entusiasmo.

La stagione 2026 vedrà importanti cambiamenti nel panorama MotoGP, con l'arrivo di nuovi costruttori e l'evoluzione delle moto. L'esperienza di Vietti, seppur limitata a un test, gli ha permesso di comprendere meglio le dinamiche e le sfide della classe regina, fornendogli una prospettiva utile per il prosieguo della sua carriera. Resta da vedere se questa parentesi in MotoGP si tradurrà in future opportunità per il pilota piemontese. Per il momento, Vietti si gode il ricordo di una giornata speciale, consapevole di aver vissuto un'esperienza che porterà con sé per sempre.

Pubblicato Mercoledì, 19 Novembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 19 Novembre 2025

Marco P.

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