La Apple è nuovamente sotto i riflettori delle autorità europee per la sua controversa politica di gestione dei pagamenti nell'App Store. Alla fine di maggio del 2025, la Commissione Europea ha emesso un ultimatum alla società californiana, richiedendo di rettificare le pratiche discriminatorie sull'utilizzo di sistemi di pagamento terzi. Entro trenta giorni, Apple dovrà conformarsi al Regolamento dei Mercati Digitali, che difende i diritti dei consumatori nell'ecosistema digitale.
L'origine della disputa è radicata nella pratica consolidata di Apple di trattenere una commissione sui pagamenti effettuati tramite l'App Store, che varia dal 15% al 30%, sui servizi dei sviluppatori terzi. Qui l'ostacolo maggiore è il requisito che i consumatori possano scegliere liberamente sistemi di pagamento terzi senza incorrere in costi aggiuntivi. Nonostante Apple abbia permesso l'uso di servizi di pagamento alternativi lo scorso anno, non ha annullato le commissioni su queste transazioni, provocando così l'intervento della Commissione.
Come riportato da Bloomberg, se Apple non adempirà entro il termine del 26 giugno 2025, la società affronterà multe giornaliere significative, pari al 5% del suo fatturato globale riferito a queste transazioni specifiche. Apple ha espresso il suo disappunto, criticando le continue modifiche alle normative europee, che rendono difficile la conformità delle sue pratiche commerciali. I rappresentanti dell'azienda hanno sottolineato che l'adeguamento a queste richieste ha richiesto un impegno immenso in termini di ore di lavoro.
Oltre a queste sfide attuali, Apple ha già dovuto affrontare una multa di 1,8 miliardi di euro per aver bloccato l'accesso dei servizi di streaming musicale concorrenti agli utenti iPhone. Inoltre, l'azienda è obbligata dalla Commissione a restituire 13 miliardi di euro di tasse all'erario irlandese, una disputa fiscale che ha coinvolto anche le norme sugli aiuti di stato.
Queste vicende fanno emergere questioni più ampie sull'impatto delle politiche di grandi aziende tecnologiche sulle dinamiche di mercato europeo. L'accesso dei sviluppatori terzi ai sistemi di pagamento di Apple, attraverso la tecnologia NFC, fu reso possibile solo grazie alla pressione delle autorità antitrust, manifestando le tensioni tra innovazione, controllo di mercato e libertà del consumatore, in un panorama regolamentare sempre più complesso.