USA verso il ban di TP-Link? Rischio sicurezza nazionale per i router cinesi

Il governo americano valuta il divieto di vendita per i dispositivi di rete TP-Link, temendo spionaggio da parte del governo cinese. L'azienda respinge le accuse.

USA verso il ban di TP-Link? Rischio sicurezza nazionale per i router cinesi

Il governo degli Stati Uniti sta valutando seriamente la possibilità di vietare la vendita dei prodotti di rete TP-Link nel paese. La decisione, se confermata, rappresenterebbe un duro colpo per il colosso cinese, leader mondiale nella produzione di router e dispositivi per la smart home, e solleverebbe importanti interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture di rete e sulla protezione dei dati degli utenti.

Secondo quanto riportato dal Washington Post, diverse agenzie e dipartimenti del governo federale americano hanno formalmente richiesto il bando per i dispositivi di rete TP-Link. Le motivazioni alla base di questa richiesta sono le stesse che, in passato, hanno portato al divieto di commercializzazione dei prodotti Huawei negli USA: preoccupazioni per la sicurezza nazionale e il timore che le aziende cinesi possano essere utilizzate dal governo di Pechino per spiare i cittadini americani.

TP-Link Technologies è uno dei principali produttori globali di router, ripetitori WiFi, sistemi di videosorveglianza e dispositivi per la smart home, commercializzati anche con il marchio Tapo. L'azienda è da tempo nel mirino delle autorità americane, che sospettano che i suoi dispositivi possano rappresentare una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale. Nonostante TP-Link operi negli Stati Uniti attraverso TP-Link Systems, una società con sede a Irvine, in California, il governo americano teme che l'azienda sia comunque soggetta al controllo del governo cinese.

La legge cinese, infatti, obbliga tutti i cittadini e le aziende cinesi, anche quelli che operano all'estero, a obbedire alle direttive del governo di Pechino. Questo significa che, se il governo cinese dovesse chiedere a TP-Link di fornire accesso ai dati che transitano attraverso i suoi router, o di installare una backdoor nei suoi dispositivi, l'azienda sarebbe obbligata a farlo. Un simile scenario rappresenterebbe un grave rischio per la privacy e la sicurezza dei dati degli utenti americani.

Al momento, tuttavia, non ci sono prove concrete che TP-Link abbia effettivamente spiato i cittadini americani per conto del governo cinese. Il divieto, quindi, sarebbe una misura preventiva, volta a scongiurare un potenziale rischio futuro. La decisione del governo americano, tuttavia, potrebbe avere conseguenze significative per il mercato dei dispositivi di rete negli Stati Uniti.

TP-Link detiene una quota di mercato considerevole nel settore dei router domestici, stimata tra il 36% e il 50%. Un divieto di vendita dei suoi prodotti lascerebbe un vuoto importante nel mercato, che potrebbe essere colmato da altri produttori, ma anche causare un aumento dei prezzi per i consumatori. L'azienda ha una succursale in USA dal 2008 ed è controllata dal governo dal 2022, portando alla separazione tra la sede americana e quella cinese. Dal 2024 è nata TP-Link Systems, formalmente separata da TP-Link Technologies e ufficialmente indipendente dall'estate del 2025.

TP-Link respinge con forza le accuse di spionaggio. Il portavoce dell'azienda, Jeff Seedman, ha definito le accuse "insensate" e ha suggerito che la questione sia uno strumento dell'amministrazione Trump per esercitare pressioni sulla Cina nel contesto delle dispute commerciali in corso. Secondo Seedman, un'azione contro TP-Link Systems non avrebbe alcun impatto sulla Cina, ma finirebbe per danneggiare un'azienda americana. Resta da vedere se il governo americano terrà conto di queste argomentazioni nel prendere la sua decisione finale.

La vicenda di TP-Link evidenzia le crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina nel settore tecnologico e la crescente preoccupazione per la sicurezza delle infrastrutture di rete. La decisione finale sul destino di TP-Link negli USA avrà un impatto significativo sul futuro del mercato dei dispositivi di rete e sulla protezione dei dati degli utenti.

Pubblicato Venerdì, 31 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 31 Ottobre 2025

Marco P.

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