Dying Light: The Beast, rilasciato il 18 settembre su PC (Steam, EGS), PS5, e Xbox Series X e S, si è già affermato come uno dei titoli più popolari nel panorama videoludico di quest'anno. Il gioco, sviluppato dalla famosa studio polacca Techland, è riuscito a catturare l'attenzione di milioni di giocatori in tutto il mondo, traducendosi in impressionanti statistiche che ne testimoniano il successo. Nei primi 12 giorni dal lancio, sono stati registrati ben 25.625.042 ore di gioco, l'equivalente di circa 2923 anni, durante i quali i partecipanti hanno eliminato circa 2.289.451.369 zombi.
I giocatori provengono principalmente dagli Stati Uniti, con un contributo impressionante di 763 milioni di uccisioni, seguiti dalla Cina, Germania e Regno Unito, rispettivamente con 412 milioni, 274 milioni, e 252 milioni di zombie sconfitti. Il titolo si distingue per il suo approccio unico, miscelando un'azione frenetica con un'ambientazione open world immersiva, un fattore che ha evidentemente catturato l'immaginazione di giocatori in ogni angolo del globo.
Attraverso il corso di queste intensissime due settimane, i giocatori hanno corso una distanza complessiva di 152.185.635 km, un tragitto equivalente alla distanza Terra-Luna moltiplicata per 158 volte. Non solo lo sforzo fisico virtuale è stato impressionante, ma anche il danno inflitto ai non morti è stato enorme. Sono stati, infatti, effettuati ben 59,5 milioni di colpi alla testa e 176,7 milioni di colpi in caduta.
Tra le armi preferite dai giocatori spicca l'uso del cocktail Molotov, 23,6 milioni lanciati, e le fini innovative nell'utilizzo delle armi, con 266,5 mila zombie ridotti in cenere dall'uso di lanciafiamme. I giocatori si sono inoltre distinti per la loro creatività e precisione, conseguendo 112,8 milioni di esecuzioni e maneggiando 77,1 milioni di armi rotte, di cui 26,5 milioni successivamente riparate.
Un altro dato curioso riguarda l'agilità dimostrata nella guida: gli utenti hanno guidato per 19,6 milioni di chilometri, più che sufficienti per far il giro della Terra quasi 490 volte. Nonostante questo, circa 3,1 milioni di veicoli sono stati distrutti per errori umani o gesti di eroismo temerario.
Nella sua valutazione globale, Dying Light: The Beast ha ottenuto tra il 74% e il 79% su Metacritic e un entusiasmante 88% su Valve, basato su più di 32 mila recensioni "molto positive". Questo dimostra quanto l'impatto del gioco sia recente ma già profondamente radicato tra i videogamer.
Il mondo di Castor-Woods ha quindi offerto un ambiente affascinante e terrificante dove ogni salto, colpo e urlo diventano testimonianza della sete di vendetta di Kyle, il protagonista. Ogni missione e conquista nel gioco sottolinea quanto i confini dell'immaginazione possano essere espansi attraverso il mix tra parkour e combattimento contro schiere di infetti. La Techland sa di aver lasciato un innegabile segno nel panorama videoludico, preludendo a un futuro ancora più brillante per i survival horror in open world.