È ufficialmente operativo il regolamento del distretto cremasco che si pone l'obiettivo di contrastare in modo efficace il fenomeno del gioco d'azzardo patologico. Questo regolamento, approvato un anno fa dall'assemblea dei 48 sindaci del territorio, entra finalmente in vigore con l'approvazione da parte dei singoli centri del distretto.
L'aspetto chiave del nuovo regolamento riguarda le restrizioni sulle distanze di installazione degli apparecchi da intrattenimento rispetto ai luoghi ritenuti sensibili. In base a quanto stabilito, infatti, tali apparecchiature non potranno essere collocate in locali che si trovino a meno di 500 metri da scuole, edifici di culto, impianti sportivi, nonché da strutture residenziali e semiresidenziali destinate a categorie protette. Altri luoghi che rientrano in questa normativa sono gli oratori e diverse tipologie di centri giovanili creati per promuovere l'aggregazione sociale.
Queste misure rigorose si applicano non solo alle nuove installazioni, ma anche alle sale slot già esistenti, che dovranno rispettare una distanza minima di 100 metri da sportelli bancari, postali o bancomat, nonché da agenzie che offrono prestiti, prestiti su pegno o che si occupano di acquisti di oro ed oggetti preziosi.
Oltre alle restrizioni sulle distanze, il regolamento introduce importanti limitazioni sugli orari di apertura delle sale da gioco. Pur lasciando ai singoli comuni la possibilità di adottare ordinanze specifiche, viene stabilito un intervallo generale entro il quale è possibile praticare attività di gioco, che va dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23.
Queste decisioni rappresentano un passo avanti nella lotta al gioco d'azzardo patologico, un problema che affligge molte realtà italiane causando disagi economici e psicologici significativi a numerosi individui e famiglie. L'intento del regolamento del distretto cremasco è quello di ridurre l'accessibilità al gioco d'azzardo nelle fasce orarie più a rischio, contribuendo a proteggere le categorie più vulnerabili, specialmente i giovani e le persone già affette da dipendenza.
La norma ha suscitato dibattiti all'interno delle comunità locali, con alcuni cittadini e operatori commerciali che si dicono preoccupati per gli effetti economici che tali restrizioni potrebbero avere. Tuttavia, molte autorità sanitarie e organizzazioni attive nella prevenzione delle dipendenze sostengono che simili misure sono necessarie per affrontare un fenomeno che ha ripercussioni negative sulla salute pubblica e sul benessere collettivo.
Guardando al futuro, il successo di questa iniziativa nel distretto cremasco potrebbe fungere da modello per altre regioni italiane che stanno cercando di contrastare il problema del gioco d'azzardo patologico attraverso politiche mirate e coordinate, promuovendo al contempo una cultura del tempo libero più sana e consapevole.