L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente annunciato, tramite la delibera n. 209/25/CONS, l'introduzione di nuove norme per la tutela del diritto d'autore sulle reti digitali. Queste nuove regole aggiornano e rinforzano il regolamento del 2013, allineandolo al più recente quadro normativo nazionale ed europeo. Un focus particolare è sugli avanzamenti tecnologici introdotti con il Digital Services Act e la legge antipirateria italiana.
Il cuore pulsante di questa riforma è la piattaforma Piracy Shield, utilizzata con successo per bloccare la trasmissione illegale di eventi sportivi. Il regolamento estende la sua applicazione per includere anche prime visioni cinematografiche, programmi di intrattenimento dal vivo, concerti e opere musicali inedite. Tale copertura è pensata per garantire una protezione mirata e temporalmente definita, riconoscendo la necessità di agire rapidamente contro la pirateria.
Una delle novità più significative riguarda gli ordini di blocco che ora hanno carattere dinamico, spezzando le tempistiche tradizionalmente più lente. I fornitori di servizio, inclusi i provider di accesso, i servizi DNS e le VPN, sono ora obbligati a disabilitare l’accesso ai contenuti illegali entro soli trenta minuti dalla notifica. Qualsiasi nuovo indirizzo IP o nome di dominio utilizzato per eludere i blocchi viene automaticamente aggiunto alla lista degli oggetti da inibire, grazie alla gestione automatica delle segnalazioni.
Centralizzato a queste regole è l'impegno di AGCOM a mantenere un bilanciamento delicato tra la protezione dei diritti d’autore e il rispetto delle libertà fondamentali degli utenti, quali la libertà d'espressione e il diritto alla difesa. Una procedura chiara e ben strutturata aiuta a prevenire abusi, includendo un'analisi attenta della documentazione a supporto delle richieste e un sistema trasparente per revocare blocchi nei casi di segnalazioni errate.
La creazione di questo regolamento è il risultato di un ampio processo di consultazione pubblica che ha visto il coinvolgimento di vari stakeholder, tra cui operatori nel settore audiovisivo, fornitori di servizi internet, e rappresentanti dei titolari dei diritti. Nonostante le numerose osservazioni recepite, AGCOM ha chiarito che il regolamento attuale non copre il settore editoriale librario, quindi eventuali espansioni future dipenderanno dall’evoluzione tecnologica e dai cambiamenti nei modelli di consumo dei contenuti digitali.
Malgrado l'approvazione generale, questioni riguardanti i costi associati agli adeguamenti alla piattaforma Piracy Shield restano in sospeso. Gli operatori più piccoli hanno sollevato preoccupazioni circa l'onere finanziario necessario per conformarsi alle nuove regole. AGCOM ha espresso la propria comprensione per queste difficoltà, anche se ha ammesso la mancanza di poteri legali per intervenire direttamente sugli aspetti economici. In risposta, ha promesso di riportare la situazione al Governo Italiano, richiedendo possibili misure di supporto.
Grazie a questo avanzato intervento normativo, l’Italia si afferma una delle nazioni europee più attive nella lotta contro la pirateria digitale. Il modello introdotto è considerato tra i più sofisticati in Europa, combinando legalità e innovazione. Con queste norme, AGCOM fortifica il proprio ruolo come garante dell’equilibrio tra la difesa della legalità e il rispetto dei diritti degli utenti, confermando la sua efficacia nella tutela del diritto d’autore nell’era digitale.