UE in campo: Google e la controversia sulla pubblicità del gioco d'azzardo

La Corte di Giustizia UE si confronta con la responsabilità di Google per la pubblicità di giochi tramite YouTube

UE in campo: Google e la controversia sulla pubblicità del gioco d'azzardo

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha esaminato oggi una questione delicata che ha attirato l’attenzione sia del mondo legale che del pubblico. L’argomento del dibattito è la sanzione di 750.000 euro imposta dal AGCOM, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, alla piattaforma Google per presunte violazioni del Decreto Dignità e del divieto di pubblicità dei giochi d’azzardo. Questo caso evidenzia il conflitto tra le normative nazionali e comunitarie nel regolamentare lo spazio digitale, in particolare su chi debba essere considerato responsabile della pubblicazione di contenuti.

La storia inizia con un provvedimento emesso nel luglio del 2022, quando AGCOM ha individuato violazioni compiute da Google per aver ospitato video che contenevano pubblicità di giochi d'azzardo. Questi video erano stati creati da un content creator, noto per condividere esperienze di gioco su diverse piattaforme online. Il cuore del problema sta nel determinare se Google, che ospita tale contenuto, possa essere considerato corresponsabile e non solo un intermediario neutrale.

In un primo momento, il Tar del Lazio aveva annullato la sanzione, argomentando che Google, insieme a YouTube, fungeva semplicemente da piattaforma e non aveva un ruolo attivo nei contenuti creati dagli utenti. Tuttavia, la questione ha preso una svolta quando il Consiglio di Stato ha sollevato il dubbio sulla corretta interpretazione del diritto comunitario, inviando la questione alla Corte di Giustizia dell’UE.

La questione principale risiede nella corretta interpretazione dell’articolo 1, paragrafo 5, della direttiva 2000/31/CE, che regola la responsabilità degli hosting provider. Nello specifico, si tratta di stabilire se tale regime possa applicarsi a Google quando funge da hosting provider per contenuti legati alla pubblicità di giochi o scommesse a pagamento.

Se la Corte di Giustizia europea accogliesse questa interpretazione, il passo successivo sarebbe decidere se Google debba essere ritenuta responsabile nell’ambito di un accordo di partnership commerciale con i creatori di contenuti su YouTube. La decisione della Corte, attesa per i prossimi mesi, sarà preceduta dal parere dell’Avvocato Generale, il quale avrà l’incarico di esprimere un giudizio preliminare che potrebbe influenzare significativamente il verdetto finale.

Questa situazione non è solo una battaglia legale ma si configura come un banco di prova per le regolamentazioni future nel settore digitale. La decisione della Corte di Giustizia dell’UE potrebbe ridefinire il ruolo delle grandi piattaforme online, come Google e YouTube, nella distribuzione dei contenuti. Inoltre, la sentenza avrà ripercussioni importanti su come verranno trattati i casi futuri che coinvolgono pubblicità e contenuti generati dagli utenti, in un contesto in cui le normative nazionali e comunitarie spesso seguono percorsi divergenti.

Pubblicato Mercoledì, 10 Settembre 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 10 Settembre 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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