L'AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha annunciato una svolta significativa nella protezione dei minori online, in particolare per quanto riguarda l'accesso a contenuti pornografici. A partire dal 12 novembre 2025, ben 48 siti web a contenuto esplicito, tra cui colossi come OnlyFans e PornHub, dovranno implementare sistemi rigorosi di verifica dell'età per impedire l'accesso agli utenti minorenni.
La decisione, presa in applicazione dell'art. 13-bis del decreto Caivano, segna un punto di rottura rispetto al passato, quando l'autocertificazione era sufficiente per attestare la maggiore età. Ora, i gestori dei siti dovranno affidarsi a portali di terze parti specializzati nell'age assurance, garantendo al contempo il massimo rispetto della privacy degli utenti. Questi sistemi verificheranno l'età degli utenti senza raccogliere o conservare dati personali sensibili.
La lista completa dei siti coinvolti include, oltre ai già citati, nomi noti come Youporn, Redtube, Stripchat, Xnxx, Xvideos e molti altri. L'obiettivo primario dell'AGCOM è tutelare la salute e lo sviluppo fisico, mentale e morale dei minori, esponendoli a materiale potenzialmente dannoso.
La delibera 96/25/CONS definisce nel dettaglio le modalità tecniche e operative che i gestori dei siti e delle piattaforme di condivisione video dovranno adottare. Tra i punti salienti, si evidenzia che il provvedimento si applica a tutti i siti che diffondono contenuti pornografici in Italia, indipendentemente dal fatto che siano stabiliti in Italia o in altri paesi membri dell'Unione Europea. I sistemi di verifica dell'età dovranno essere conformi al GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) e il fornitore del servizio di verifica dovrà essere indipendente dai gestori dei siti pornografici. Inoltre, non sarà richiesta la creazione di account e i sistemi dovranno essere facili da usare e adatti alle capacità dei minori.
Le soluzioni tecniche previste includono sia sistemi non basati su app, come l'emissione di una prova dell'età da parte di soggetti terzi (ad esempio, tramite identità digitale), sia sistemi basati su app, che consentono di generare e inviare la prova dell'età direttamente al sito web tramite la scansione di un QR code. L'AGCOM è consapevole che nessuna soluzione è infallibile e che l'utilizzo di VPN (Virtual Private Network) può consentire ai minori di eludere i sistemi di verifica. Tuttavia, l'Autorità sottolinea che i gestori dei siti non devono promuovere o fare riferimento a meccanismi di elusione.
Questa iniziativa rappresenta un passo importante nella lotta contro la pornografia minorile e nella protezione dei giovani online. Resta da vedere come i gestori dei siti implementeranno concretamente i sistemi di verifica dell'età e quale sarà l'impatto effettivo sull'accesso dei minori a questi contenuti. L'AGCOM continuerà a monitorare attentamente la situazione e ad adottare ulteriori misure, se necessario, per garantire la sicurezza dei minori nel mondo digitale.
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