Sale slot, la Corte UE apre a limiti di distanza da scuole

Via libera a normative nazionali che impongono distanze minime proporzionate tra sale gioco e luoghi sensibili come scuole e centri di formazione.

Sale slot, la Corte UE apre a limiti di distanza da scuole

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso una sentenza il 16 ottobre 2025 che potrebbe segnare un punto di svolta nella regolamentazione del gioco d'azzardo in Europa. La Corte si è espressa in merito a una questione sollevata dal Tribunal Superior de Justicia de la Comunidad Valenciana, riguardante la compatibilità con il diritto comunitario di una normativa regionale spagnola particolarmente stringente in materia di gioco d'azzardo.

La normativa valenciana, infatti, impone restrizioni significative ai gestori di sale giochi, tra cui distanze minime di 850 metri da istituti d'insegnamento e di 500 metri tra sale bingo, sale giochi e punti scommesse. Inoltre, prevede limiti temporali alla gestione di slot machine di tipo B nei locali dell'ospitalità e una moratoria di cinque anni per il rilascio di nuove licenze. Misure che, secondo i giudici spagnoli, potrebbero potenzialmente confliggere con il principio di libertà di stabilimento sancito dal Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).

La Corte UE, pur riconoscendo che tali restrizioni limitano la libertà di stabilimento, ha affermato che esse possono essere giustificate da motivi imperativi di interesse generale, quali la tutela della salute, la protezione dei minori, la prevenzione della dipendenza dal gioco e la salvaguardia dell'ordine sociale. Tuttavia, la Corte ha precisato che spetta al giudice nazionale valutare, caso per caso, se le misure adottate siano effettivamente idonee a raggiungere gli obiettivi perseguiti e se non eccedano quanto necessario a tal fine.

In particolare, il giudice spagnolo dovrà verificare la proporzionalità delle distanze minime imposte, tenendo conto del contesto specifico, degli studi sull'esposizione dei minori al gioco d'azzardo, della crescita del numero di sale giochi e scommesse, e del loro impatto sociale. L'esistenza di misure meno restrittive preesistenti, come il divieto di accesso ai minori e il divieto di pubblicità del gioco d'azzardo, non rende automaticamente sproporzionate le nuove distanze, ma dovrà essere valutata nel complesso.

La Corte ha inoltre chiarito che l'applicazione dei requisiti di distanza anche in sede di rinnovo delle licenze non è automaticamente eccessiva, soprattutto se accompagnata da regimi transitori che prevedano esenzioni, possibilità di ricollocazione delle sale giochi o termini per la chiusura delle vecchie sedi. Infine, la Corte ha sottolineato che il mancato divieto assoluto del gioco d'azzardo non inficia, di per sé, la coerenza degli obiettivi di tutela perseguiti.

In sostanza, la Corte di Giustizia UE ha riconosciuto agli Stati membri (e alle regioni competenti) un ampio margine di discrezionalità nella regolamentazione del gioco d'azzardo, in considerazione delle sensibili divergenze morali e culturali esistenti in materia. Tuttavia, ha anche ribadito la necessità che le restrizioni imposte siano giustificate, proporzionate e basate su un esame coerente e sistematico del quadro probatorio disponibile.

La sentenza della Corte UE potrebbe avere importanti implicazioni per la regolamentazione del gioco d'azzardo in diversi paesi europei, inclusa l'Italia, dove il tema delle distanze minime tra sale giochi e luoghi sensibili è oggetto di ampio dibattito. Diverse regioni e comuni italiani hanno già adottato normative simili a quella valenciana, e la decisione della Corte potrebbe rafforzarne la legittimità, a condizione che siano rispettati i criteri di proporzionalità e adeguatezza indicati dalla Corte stessa.

Resta da vedere come il giudice spagnolo applicherà i principi affermati dalla Corte UE nel caso specifico della normativa valenciana. Tuttavia, è chiaro che la sentenza rappresenta un importante precedente che dovrà essere tenuto presente da tutti i legislatori europei che intendono regolamentare il settore del gioco d'azzardo, bilanciando la libertà di impresa con la tutela della salute pubblica e la protezione dei soggetti più vulnerabili.

Pubblicato Giovedì, 16 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 16 Ottobre 2025

Marco P.

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