Nel suggestivo scenario della Repubblica Ceca, esattamente a Podebrady, l'Italia ha vissuto una giornata straordinaria agli Europei di marcia a squadre del 35 km. Le squadre di marcia, sia maschile sia femminile, sono riuscite a centrare un risultato storico aggiudicandosi entrambe la medaglia d’oro. L'impresa italiana è stata ulteriormente impreziosita dal trionfo del marciatore Massimo Stano, che ha riscritto la storia della marcia maschile siglando un nuovo record del mondo, fermando il cronometro su 2 ore, 20 minuti e 43 secondi. Questo tempo eccezionale ha letteralmente demolito il precedente record mondiale che apparteneva al canadese Evan Dunfee, migliorandolo di quasi un minuto.
La squadra maschile, capitanata da Stano, ha messo a segno una straordinaria performance complessiva che ha messo in luce anche gli eccezionali risultati di Riccardo Orsoni, giunto quarto, e di Matteo Giupponi, che ha chiuso nono. Questo tris di risultati, combinato, ha garantito all'Italia una vittoria netta con un totale di 14 punti, distaccando rivali storiche come Spagna con 18 punti e Germania con 31 punti. Un trionfo che evidenzia non solo la costanza, ma anche una preparazione e una resilienza che da sempre caratterizzano gli atleti azzurri.
Anche la gara femminile ha portato onore all'Italia, con un insieme di prestazioni che hanno garantito l'oro alla squadra. La marciatrice più in vista nella competizione è stata Antonella Palmisano, arrivata seconda al traguardo, subito seguita dalla connazionale Nicole Colombi in terza posizione e dalla tenace Federica Curiazzi che ha concluso al quinto posto. Questi risultati hanno consolidato la forza e la coesione del team femminile italiano, permettendo loro di salire sul gradino più alto del podio in una delle discipline forse più antiche e affascinanti dell'atletica leggera.
L'allenatore delle squadre italiane ha sottolineato l'importanza di questo evento per il movimento della marcia in Italia, annotando come la sinergia tra atleti, tecnici e federazione abbia fatto emergere risultati eccellenti. Non solo la vittoria in sé, ma anche il modo in cui è stata raggiunta, dimostra un crescente e promettente sviluppo della marcia in Italia.
Questo doppio oro e il record mondiale segnano un punto di riferimento essenziale per gli atleti e aprono la strada verso nuove sfide e competizioni internazionali di alto livello. Con questi risultati, l'Italia consolida la sua posizione nel panorama europeo e mondiale della marcia, con la speranza che questa spinta vincente possa continuare a portare grandi soddisfazioni ai prossimi eventi.