Gianmarco Tamberi
e
Marcell Jacobs
hanno un legame che trascende la semplice amicizia. Nonostante vivano a migliaia di chilometri di distanza, uno ad
Ancona
e l'altro in
Florida
, le emozioni vissute insieme nel corso delle
Olimpiadi di Tokyo
2021 hanno creato un vincolo speciale tra loro, imperturbabile nel tempo. Era il primo agosto del 2021 quando entrambi conquistarono l'oro olimpico, regalandoci uno spettacolo indimenticabile: Tamberi, noto come "Gimbo", il predestinato che aveva superato numerosi ostacoli per giungere ai vertici, e Jacobs, l'italo-americano proveniente da Desenzano, meno noto ma pronto a riscrivere la storia dello sport azzurro. In un'arena vuota da spettatori ma colma di significato, Tamberi attese Jacobs al traguardo, un gesto che simboleggiava più di una semplice vittoria. Erano due campioni, ma anche due uomini che, in un mondo provato da una pandemia, si abbracciavano contro ogni previsione.
L'atmosfera che ci riporta al presente, ai
Mondiali di atletica del 14 settembre 2025
, è ben diversa. I riflettori sono spenti, i successi passati rivivono solo nei ricordi e i sogni non ancora realizzati occupano le loro menti. Entrambi oltre i trent'anni, affrontano una fase di riflessione sulle strade intraprese e quelle ancora da percorrere. Le incertezze sul futuro li accompagnano: Tamberi, nonostante le difficoltà fisiche vissute l'ultimo anno, tra infiammazione al ginocchio e problemi a mantenere i suoi standard, è determinato a proseguire la sua carriera fino ai
Giochi di Los Angeles
. Il suo desiderio è riscattare un'annata difficile e puntare nuovamente alla gloria.
Jacobs, dal canto suo, vive una dualità interiore. Dopo il successo di Tokyo, ha affrontato un periodo di cambiamenti significativi: ha ridotto gli impegni con i media, è in attesa della cittadinanza americana e deve bilanciare la sua vita familiare con una carriera che richiede ancora impegno e dedizione. I suoi figli e sua moglie sono ora la priorità, rendendo il futuro atletico un percorso da valutare con attenzione. In Florida, cerca di ritrovare il piacere del sacrificio sportivo, confrontandosi con se stesso sul vero significato del proprio viaggio.
Nonostante le distanze geografiche e personali, il destino di Tamberi e Jacobs è ancora legato. Entrambi sanno che quel momento di Tokyo resterà unico ed irripetibile, ma non ne sono prigionieri. Forse, una volta spente definitivamente le luci sulle loro carriere sportive, avranno modo di ricordare con più serenità quei giorni di grandezza e follia sportiva.
Il ritorno alla quotidianità è inevitabile: Tamberi, tornato dalla famiglia con una nuova energia e determinazione, medita sul suo lascito e sui prossimi passi da compiere. La vita familiare è per lui una fonte di forza e l'impulso per perseguire nuovi sogni. Jacobs, invece, è pronto a valutare se sarà più appagante continuare su una pista o intraprendere nuove strade professionali.
L’inizio è stato Tokyo, il futuro è un libro tutto da scrivere per questi due protagonisti dello sport. Tra incertezze e sogni, Tamberi e Jacobs continuano a rappresentare il significato più autentico dello spirito olimpico: sacrificio, rinascita e il continuo desiderio di sfidarsi verso nuove mete. Una cosa è certa: ne qualunque medaglia, né successi già scritti potranno mai fermare il fluire del tempo e quel senso di fragilità che lo accompagna.
