L'estate è giunta al termine, ma per Hakan Calhanoglu, le vicende di mercato non sono affatto un ricordo lontano. Il talentuoso centrocampista turco ha vissuto mesi difficili, segnati da incertezze e suggestioni. Tutto è iniziato con le dichiarazioni di Giuseppe Marotta dopo l'amichevole Fluminense-Inter, che hanno alimentato speculazioni su un suo possibile addio. Questo avveniva mentre il Galatasaray tentava disperatamente di riportarlo in Turchia, sfruttando la chiara volontà del numero 20 nerazzurro di ritornare in patria. Tuttavia, nonostante i rumors e la trattativa serrata, il trasferimento non si è concretizzato, e Calhanoglu è rimasto a Milano.
Dopo aver scontato una squalifica nella prima di campionato contro il Torino, Hakan è tornato titolare al centro del centrocampo nerazzurro. Ma la sua prestazione nella successiva partita contro l'Udinese ha lasciato a desiderare. Sembrava fuori fase rispetto ai compagni e in difficoltà fisica contro gli avversari friulani. I problemi per il turco non sono terminati qui: nella pesante sconfitta per 0-6 contro la Spagna, ha fornito una prestazione poco convincente anche con la sua Nazionale.
L'allenatore della nazionale turca, Vincenzo Montella, difficilmente rinuncia al suo capitano, ma il ruolo di Hakan all'Inter ora è in bilico. Il tecnico Cristian Chivu ha già dimostrato di non avere problemi a cambiare le carte in tavola, come dimostrato dalla decisione di schierare Petar Sucic subito titolare al posto del veterano Henrikh Mkhitaryan. La società ha rinforzato la squadra con giovani promesse, dando a Chivu ulteriori opzioni. Pertanto, nemmeno Calhanoglu può considerarsi inamovibile, nonostante l'Inter si sia privata di Kristian Asllani, fino a poco tempo fa l'alternativa più naturale per il ruolo del turco.
L'allenatore, durante il Mondiale per Club, ha dimostrato una maggiore flessibilità rispetto a Simone Inzaghi nella gestione del modulo: il classico 3-5-2 potrebbe lasciare spazio a una mediana a due, dove un play puro non sarebbe strettamente necessario. Ciò spalancherebbe le porte a una mediana composta da giocatori come Nicolò Barella, Henrikh Mkhitaryan, Petar Sucic o Piotr Zieliński, che ha brillato recentemente con la Polonia, mentre Davide Frattesi potrebbe avanzare verso la porta.
Non va trascurato l'arrivo del francese Andy Diouf, un acquisto che ha suscitato entusiasmo per le sue qualità fisiche e tecniche. Durante la sosta internazionale, Diouf ha lavorato intensamente ad Appiano, sotto l'occhio vigile di Chivu, dimostrando di poter essere una risorsa preziosa per il centrocampo interista. Nel recente incontro amichevole contro il Padova, ha fatto vedere le sue doti siglando anche una rete.
I prossimi giorni saranno cruciali per il futuro di Calhanoglu: dovrà dimostrare sul campo e in allenamento di essere ancora un elemento chiave per l'Inter, altrimenti il tecnico rumeno potrebbe optare per una soluzione diversa, soprattutto in vista del delicato match contro la Juventus. Una prova convincente potrebbe rassicurare i tifosi nerazzurri sulla sua centralità nel progetto, mentre un'altra prestazione opaca potrebbe accelerare il suo declino nel ruolo di playmaker principale della squadra. Riuscirà Hakan Calhanoglu a risalire la china e a ritrovare la forma migliore?