Formula 1: La guerra del freddo infuria tra FIA e piloti per le maglie refrigeranti

La FIA spinge per l'obbligo delle maglie refrigeranti dal 2026, ma i piloti si dividono. È una battaglia già persa per i team contrari?

Formula 1: La guerra del freddo infuria tra FIA e piloti per le maglie refrigeranti

Nel mondo ad alta velocità della Formula 1, una nuova battaglia si sta consumando, non in pista, ma tra la FIA e alcuni dei suoi piloti più importanti. Al centro della disputa: l'introduzione obbligatoria delle maglie refrigeranti a partire dalla stagione 2026. La decisione, motivata dalla volontà di proteggere i piloti dalle temperature estreme e prevenire situazioni critiche come quelle viste nel GP del Qatar 2023, ha scatenato un acceso dibattito all'interno del paddock.

Durante il GP di Singapore, la FIA ha diramato per la prima volta un'allerta caldo, invitando i piloti a utilizzare le maglie refrigeranti. Sebbene l'uso sia attualmente facoltativo, l'obiettivo è renderlo obbligatorio dal 2026, una prospettiva che non piace a tutti. Max Verstappen, campione del mondo in carica, è tra i più scettici: "Penso che debba restare una scelta: montarla o meno. Per questa stagione è così, ma dal prossimo anno sarà obbligatoria e non sono d’accordo, è ridicolo. Alla fine si tratta della tua stessa sicurezza, non dovrebbero renderla obbligatoria".

Le ragioni dietro questa opposizione sono molteplici. Innanzitutto, l'efficacia del sistema varia notevolmente da team a team. A causa degli spazi ristretti delle monoposto di F1, ogni squadra ha dovuto adattare e integrare il sistema in modo diverso, con conseguenti differenze in termini di durata e capacità di raffreddamento. Alcuni team hanno collaborato strettamente con l'azienda produttrice per sviluppare soluzioni su misura, mentre altri hanno affrontato la questione in modo più superficiale, accumulando ritardi e inefficienze.

Inoltre, il comfort è un altro fattore critico. Le maglie refrigeranti sono costituite da circa 50 metri di sottili tubicini che trasportano il liquido refrigerante attorno al torso del pilota. Questo sistema può risultare ingombrante e causare fastidi, soprattutto nelle curve ad alta velocità, quando il corpo del pilota è sottoposto a forti pressioni contro il sedile.

Nonostante le criticità, la FIA sembra determinata a portare avanti il suo piano. Dopo le immagini del GP del Qatar 2023, la Federazione si è attivata rapidamente per trovare una soluzione concreta, investendo risorse significative nella ricerca e nello sviluppo di sistemi di raffreddamento efficaci. L'obiettivo è chiaro: garantire la sicurezza dei piloti e prevenire il ripetersi di situazioni estreme che mettono a rischio la loro salute.

Per migliorare il comfort e l'efficacia del sistema, sono già in corso diverse modifiche. Ad esempio, il connettore che collega i tubi della maglia è stato spostato per ridurre lo spessore e migliorare la vestibilità. Inoltre, si sta valutando l'estensione del sistema di raffreddamento anche alle gambe del pilota, riducendo al contempo il numero di tubicini nelle aree più sensibili.

Dal punto di vista tecnico, si prevede che il sistema subirà modifiche sostanziali già dalla prossima stagione. La batteria esterna sarà eliminata e il sistema sarà collegato direttamente all'impianto elettrico della monoposto, riducendo i rischi di malfunzionamento e aumentando l'affidabilità. Si tratta di un progetto open source, che consente ai team di confrontarsi e condividere le proprie soluzioni, accelerando il processo di sviluppo e migliorando l'efficacia complessiva del sistema.

Resta da vedere se la determinazione della FIA prevarrà sulle resistenze dei piloti. La Federazione ha precisato di non aver ancora assunto una posizione definitiva e di mantenere aperto il dialogo con i piloti, ma allo stesso tempo continua a valutare l'ipotesi di rendere il sistema obbligatorio già dal 2026. La battaglia per le maglie refrigeranti è tutt'altro che conclusa, e il suo esito potrebbe avere un impatto significativo sul futuro della Formula 1.

In conclusione, la FIA, spinta dalle critiche post-Qatar 2023, non vuole rischiare di essere di nuovo sotto accusa e intende tutelarsi garantendo la sicurezza dei piloti. Questo significa che, nonostante le resistenze, la strada verso l'obbligatorietà delle maglie refrigeranti sembra ormai segnata.

Pubblicato Lunedì, 13 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 13 Ottobre 2025

Marco P.

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