L'introduzione di un sistema radio in MotoGP è un tema caldo da oltre un anno. Inizialmente concepito per migliorare la sicurezza dei piloti fornendo informazioni in tempo reale, il progetto si è evoluto, puntando a offrire ai tifosi la possibilità di ascoltare le comunicazioni tra i piloti e i loro team, come già avviene in Formula 1.
Tuttavia, la strada verso questa innovazione si sta rivelando più ardua del previsto. I test continuano, ma i risultati sono ben lontani dalle aspettative. Uno dei piloti che ha partecipato alle prove durante i test collettivi di Valencia è stato Johann Zarco, e la sua esperienza non è stata affatto positiva.
Il pilota del team LCR Honda ha espresso forti critiche nei confronti del sistema radio, definendolo praticamente inutilizzabile. "Per me è assurdo essere così lontani dal bersaglio," ha dichiarato Zarco ai giornalisti al termine della giornata di test sul circuito Ricardo Tormo. "Mi dicono che altri piloti non sono d'accordo, ma io l'ho provato e ho riscontrato troppe interferenze. Ogni volta che cercavano di inviarmi un messaggio, sentivo solo rumore. Riuscivo a capire qualcosa solo perché, ad esempio, 'bandiera bianca' è abbastanza chiaro, ma le interferenze erano costanti."
Zarco ha poi evidenziato le difficoltà intrinseche all'utilizzo della radio in condizioni di gara: "Non si rendono conto che, con il casco, sei esposto al vento, combatti contro l'aria e il casco si muove continuamente. Forse il problema è questo: se oggi non ho sentito bene, forse il dispositivo non era posizionato correttamente sull'osso. In ogni caso, è estremamente complicato. Appena si accelera, non si sente più nulla. Si riesce a percepire qualcosa solo con il gas chiuso, nelle curve lente. Per me, così com'è, è inutile."
Il sistema testato a Valencia era bidirezionale, ma anche la possibilità di comunicare con il team si è rivelata problematica per Zarco: "Mi hanno detto che potevo parlare, ma a quanto pare riuscivano a sentirmi solo quando ero ai box." Le critiche di Zarco sollevano seri dubbi sull'efficacia dell'attuale sistema radio in MotoGP. Nonostante i progressi tecnologici, sembra che la sfida di creare un sistema di comunicazione affidabile e comprensibile in condizioni di gara sia ancora lontana dall'essere risolta. Resta da vedere se ulteriori sviluppi e test porteranno a un miglioramento significativo, o se la MotoGP dovrà rinunciare, almeno per il momento, all'idea di integrare la radio nelle comunicazioni tra piloti e team.
Le dichiarazioni di Zarco mettono in luce un problema che va oltre la semplice tecnologia. La comunicazione in MotoGP, come in ogni sport motoristico, è cruciale per la sicurezza e la strategia di gara. Un sistema radio inefficiente può non solo compromettere la capacità del pilota di ricevere informazioni importanti, ma anche distrarlo e aumentare il rischio di incidenti. È quindi fondamentale che la Dorna, l'organizzatore del campionato, prenda sul serio le critiche di Zarco e si impegni a trovare una soluzione che soddisfi le esigenze dei piloti e garantisca la loro sicurezza.
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