Il colosso Alphabet, casa madre di Google, sta cavalcando l'onda dell'intelligenza artificiale con una crescita esponenziale del suo segmento cloud. L'aumento della domanda di servizi cloud da parte degli sviluppatori di IA si traduce in un incremento significativo dei ricavi per Google Cloud, che nel trimestre appena concluso ha registrato un balzo del 35%, raggiungendo i 15,15 miliardi di dollari. Questi risultati, superiori alle aspettative degli analisti, confermano la leadership di Google nel settore e la sua capacità di capitalizzare sul crescente interesse verso l'IA.
Il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, ha sottolineato come, nei primi nove mesi dell'anno, siano stati conclusi accordi per un valore superiore al miliardo di dollari, superando quanto realizzato nei due anni precedenti. Il portafoglio ordini di Google Cloud ammonta attualmente a 155 miliardi di dollari, un dato impressionante che spinge l'azienda ad aumentare gli investimenti infrastrutturali. Le stime di spesa per il 2024 sono state riviste al rialzo, portandole da 75-85 miliardi a 91-93 miliardi di dollari, e ulteriori incrementi sono previsti per il prossimo anno. La maggior parte di questi investimenti è destinata all'espansione dei centri di elaborazione dati, fondamentali per supportare le crescenti esigenze di calcolo legate all'IA, in particolare per soluzioni proprietarie come Gemini 2.5.
Nel competitivo mercato del cloud, Alphabet si impegna a mantenere un tasso di crescita in linea con i concorrenti. Nel secondo trimestre del 2024, la crescita era stata del 32%. Microsoft, ad esempio, ha recentemente annunciato una crescita del 40% per il suo servizio cloud Azure. Secondo Pichai, oltre il 70% dei clienti Google Cloud utilizza già i prodotti di intelligenza artificiale offerti dall'azienda. L'applicazione Gemini vanta oltre 650 milioni di utenti mensili, un aumento significativo rispetto ai 450 milioni del secondo trimestre. Tuttavia, OpenAI, con il suo ChatGPT, continua a primeggiare con 800 milioni di utenti settimanali.
Complessivamente, i ricavi di Alphabet sono cresciuti del 16% su base annua, raggiungendo i 102,3 miliardi di dollari, superando per la prima volta la soglia dei 100 miliardi in un singolo trimestre. Il settore dei servizi ha contribuito con 87,1 miliardi di dollari, segnando un incremento del 14%. L'utile operativo è aumentato del 9%, attestandosi a 31,3 miliardi di dollari, con un margine operativo del 30,5%. L'utile netto ha registrato un'impennata del 33%, raggiungendo i 35 miliardi di dollari.
Il core business di Google, ovvero il motore di ricerca, ha visto un aumento dei ricavi del 15%, toccando i 56,56 miliardi di dollari. Anche la pubblicità su YouTube è in crescita, con un incremento del 15% e ricavi pari a 10,3 miliardi di dollari. Complessivamente, i ricavi pubblicitari di Google sono aumentati del 13%, raggiungendo i 74,18 miliardi di dollari. Il settore Other Bets, che include progetti come Waymo (robotaxi), ha subito una contrazione dei ricavi, passando da 388 a 344 milioni di dollari. Questo segmento rimane in perdita, con un passivo di 1,42 miliardi di dollari nel terzo trimestre, in aumento rispetto agli 1,12 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Nonostante le perdite in questo settore, la strategia di Alphabet sembra chiara: investire massicciamente in intelligenza artificiale e cloud computing per mantenere la leadership nel panorama tecnologico globale.
Prima di procedere


