Il Betting and Gaming Council (BGC) ha recentemente espresso un parere fortemente critico nei confronti delle proposte fiscali avanzate dall'Institute for Public Policy Research (IPPR), le quali hanno trovato l'appoggio dell'ex primo ministro Gordon Brown. La questione verte sull'incremento della tassazione nel settore del gioco d'azzardo, una mossa che il BGC ha definito come “economicamente irresponsabile, fuorviante nei fatti e pericolosa”. Secondo l'organizzazione, tali misure potrebbero condurre molti giocatori verso il pericoloso mercato nero del gioco non regolamentato, un settore privo di garanzie per i consumatori e che non apporta alcun contributo fiscale al Regno Unito.
Il BGC ha presentato dati significativi per mettere in guardia contro l'adozione di un simile approccio. Attualmente, i membri del consiglio contribuiscono con una somma di 6,8 miliardi di sterline all'economia britannica ogni anno, generando ben 4 miliardi in tasse e sostenendo circa 109.000 posti di lavoro a livello nazionale. Dopo le recenti riforme fiscali imposte dal governo, che hanno già causato una perdita di oltre un miliardo di sterline, ulteriori aumenti delle imposte potrebbero rappresentare un colpo devastante per il settore. Il messaggio del BGC è chiaro: è necessario proteggere un'industria che non solo contribuisce in maniera sostanziale alle finanze pubbliche, ma è anche un datore di lavoro di rilievo all'interno del paese.
Inoltre, il BGC si è opposto alle affermazioni riguardanti la tassazione delle scommesse ippiche. L’organizzazione ha sottolineato che l'aliquota del General Betting Duty è fissata al 15% per tutte le discipline sportive, e che le informazioni che confondono questa tassa con il Levy dedicato esclusivamente al finanziamento dell'industria delle corse ippiche sono fuorvianti. Questa distinzione è fondamentale per comprendere appieno l'impatto reale delle politiche fiscali sul gioco d'azzardo.
La nota del BGC si conclude con un appello alla responsabilità, sottolineando come ulteriori misure fiscali dannose non siano solo una minaccia per i giocatori e le imprese del settore del gioco. Ci sarebbe, infatti, un effetto domino negativo che coinvolgerebbe anche l'occupazione, causando una diminuzione dei posti di lavoro, frenando la crescita economica e riducendo le entrate fiscali del paese. In un contesto economico già difficile, la richiesta del BGC è di ponderare con attenzione decisioni che possono influenzare significativamente un settore vitale dell'economia britannica e di considerare con attenzione le conseguenze a lungo termine dell'aumento delle imposte nel mercato regolamentato del gioco.
Alla luce di queste considerazioni, diventa cruciale trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere i consumatori e mantenere un settore del gioco d'azzardo sano ed economicamente sostenibile. Una regolamentazione eccessiva o un fisco troppo gravoso potrebbero allontanare i giocatori dai circuiti legali, con il rischio di alimentare un mercato nero pericoloso e senza controllo, vanificando così gli obiettivi di trasparenza e protezione che ogni governo dovrebbe perseguire.