Un nuovo rapporto delle Nazioni Unite rivela l'espansione delle organizzazioni criminali transnazionali nel Sud-est asiatico, che sfruttano le tecnologie digitali e i mercati illeciti per estendere la loro portata a livello globale.
Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la criminalità organizzata transnazionale nel Sud-est asiatico ha raggiunto livelli senza precedenti, alimentata da una serie di truffe informatiche su larga scala gestite da reti criminali sempre più sofisticate. Il rapporto evidenzia l'ascesa di "sindacati transnazionali avanzati" che gestiscono enormi centri di criminalità informatica, supportati da reti interconnesse di riciclatori di denaro, trafficanti di esseri umani, broker di dati e altri fornitori di servizi illeciti.
Le organizzazioni criminali asiatiche sono così diventate leader globali in settori come le frodi informatiche, il sistema bancario clandestino e il riciclaggio di denaro, grazie alla loro capacità di sfruttare i cambiamenti politici e aziendali, le lacune normative e l'adozione rapida di tecnologie avanzate, inclusa l'intelligenza artificiale.
Il rapporto sottolinea anche l'alto costo umano di queste operazioni. Si stima che decine di migliaia di persone siano state vittime di tratta e costrette a lavorare in strutture fraudolente che operano su "scala industriale", dove spesso i luoghi di lavoro fungono anche da alloggi per le vittime. Un raid a febbraio a Myawaddy, al confine con il Myanmar, ha rivelato un'operazione di questo tipo, con migliaia di persone tratte in salvo e rimpatriate.
L'aumento delle industrie criminali online ha favorito una crescita rapida della forza lavoro, attirando persone da tutto il mondo, molte delle quali vittime di tratta e costrette a lavorare in condizioni di estrema crudeltà, secondo il rapporto. Nonostante le organizzazioni criminali operino da tempo su scala transnazionale, l'avvento dei mercati illeciti online nel Sud-est asiatico ha accelerato la loro espansione, permettendo anche alle reti criminali esterne alla regione di accedervi.
Una delle piattaforme principali è Huione Guarantee, ora rinominata Haowang Guarantee, con sede in Cambogia. Dal 2021, ha gestito transazioni in criptovaluta per "decine di miliardi di dollari". La piattaforma funge da "sportello unico" per i criminali informatici, fornendo strumenti antifrode, consentendo il riciclaggio di denaro e l'elusione delle sanzioni. Gli esperti stimano che, negli ultimi quattro anni, siano state elaborate transazioni per oltre 24 miliardi di dollari.
Il rapporto dell'UNODC avverte anche della crescente influenza delle organizzazioni criminali in Sud America e Africa, evidenziando i legami con i principali cartelli di narcotraffico latinoamericani. Alcuni gruppi criminali asiatici hanno persino avviato centri antifrode fisici in Sud America, reclutando lavoratori di lingua spagnola e portoghese.
In risposta alle misure repressive nelle zone economiche speciali e nelle aree di confine di Cambogia, Laos, Myanmar e Filippine, i gruppi criminali stanno spostando le loro operazioni attraverso tutta la regione, sfruttando un effetto di "ricaduta" che consente loro di trasferire facilmente risorse e operazioni.
"Si diffonde come un cancro", ha affermato Benedikt Hofmann, rappresentante regionale ad interim dell'UNODC per il Sud-est asiatico e il Pacifico. "Le autorità lo curano in una determinata area, ma le radici non scompaiono mai; semplicemente migrano". Ha aggiunto che la regione è diventata un "ecosistema connesso", in cui i sindacati organizzati approfittano delle vulnerabilità, minacciano la sovranità degli stati e indeboliscono le istituzioni governative e le politiche pubbliche.
fonte: Aduc.it