Introduzione al Caso Nazionale
Senza voler scomodare Dante, Celestino V e la Divina Commedia, il "gran rifiuto" proferito dalla campionessa olimpica Marina Lubian e dal trio composto da Elena Pietrini, Sara Bonifacio e Cristina Chirichella alla Nazionale di volley di Julio Velasco ha aperto un vero e proprio caso 'nazionale'. Queste atlete di alto calibro hanno scelto di non rispondere alla chiamata della Nazionale per le convocazioni estive, suscitando scalpore e anche un certo grado di disapprovazione da parte degli appassionati di questo sport.
Le Motivazioni Dietro il Rifiuto
Quali sono le motivazioni dietro un gesto così plateale? Al momento, Julio Velasco non ha svelato le ragioni ufficiali delle auto-esclusioni, anche se indiscrezioni parlano di qualche acciacco fisico come causa principale. Tuttavia, lo sguardo severo e i toni decisi del tecnico non appaiono affatto concilianti, nemmeno per un possibile ritorno in futuro delle giocatrici. "L'Italia non è un club, è una cosa speciale", afferma Velasco, suggerendo che la rappresentanza nazionale debba essere considerata come un onore e non come un'opzione da accettare o declinare a piacimento.
Le Reazioni di Velasco
La reazione di Velasco è stata ferma e decisa: "Capisco le loro motivazioni, le accetto e le rispetto. Ma nessuno pensi che ogni anno si possa decidere se venire o no in Nazionale." Questo commento sottolinea quanto la questione sia delicata, e anche se le giocatrici dovessero risolvere i loro problemi attuali, l'allenatore non garantisce un ritorno senza riserve nella rosa del futuro.
Lo Sguardo al Futuro
Le squadre nazionali, sia maschili che femminili, si trovano in un momento cruciale. Il lavoro da svolgere per riconquistare la fiducia e rimanere competitivi a livello internazionale è immenso. Velasco ha chiarito che non chiuderà definitivamente la porta a queste atlete, ma il cammino per riconquistare un posto in squadra sarà arduo. Come già affermato: "Per me la porta è quasi chiusa".
La Situazione della Nazionale Maschile
Diverso è il clima all'interno della nazionale maschile, guidata da Fefé De Giorgi. Il quarto posto alle ultime Olimpiadi non è stato accolto come una sconfitta ma come un'opportunità per migliorare, e il capitano Simone Giannelli ha già confermato la sua disponibilità a scendere in campo. "L'obiettivo è riconfermarsi campioni del mondo", dice De Giorgi, enfatizzando la necessità di evolvere e migliorarsi sempre.
Conclusione: Una Sfida in Evoluzione
Il caso delle giocatrici auto-escluse dalla nazionale è solo uno dei tanti capitoli di una sfida in continua evoluzione per il volley italiano. In attesa di nuovi sviluppi, il Presidente Fipav Giuseppe Manfredi annuncia che l'Europeo maschile del 2026, co-ospitato con Bulgaria, Finlandia e Romania, vedrà la gara inaugurale in Piazza del Plebiscito a Napoli e la fase finale al nuovo PalaItalia di Santa Giulia a Milano. Sarà uno spettacolo da non perdere, nella speranza che col tempo tutte le questioni aperte possano trovare una felice risoluzione. Resta da vedere come il contesto si svilupperà e cosa il futuro riserverà alla federazione italiana pallavolo e alle sue squadre nazionali.
Fonte: ansa.it