La tappa ungherese del campionato di Formula 1 ha visto il trionfo di Lando Norris su McLaren, nonostante una qualifica poco brillante. Grazie a una strategia alternativa, Norris ha saputo sfruttare al meglio il potenziale della vettura e delle gomme, portando a casa una vittoria preziosa.
La gara è stata caratterizzata da una lotta serrata nelle prime posizioni, con numerosi cambiamenti post-pit stop e le deludenti performance di Red Bull e Ferrari. Charles Leclerc, partito dalla pole, non è riuscito a mantenere il podio, mentre Lewis Hamilton ha risentito di una qualifica sottotono.
Il weekend al Hungaroring si è aperto con Leclerc in pole, un'occasione unica per Ferrari di vincere, forse l'unica dopo il Gran Premio di Monaco. Tuttavia, le preoccupazioni non mancavano. Leclerc ha ottenuto la pole grazie a circostanze favorevoli, con una Ferrari che sembrava pronta per la gara, ma alla fine è apparsa meno consistente. La strategia del team italiano ha finito per essere un autogoal.
In quegli stessi momenti, Norris ha preso un rischio strategico con una sola sosta anziché due, una decisione che ha pagato. Sebbene la strategia sembrasse rischiosa a causa delle previsioni di consumo elevato delle gomme, la Mclaren ha saputo gestire perfettamente le situazioni di traffico in pista. Giocando sulle condizioni meteorologiche variabili e con una scelta strategica illuminata, Norris ha superato le aspettative.
A differenza di Norris, il compagno di squadra Oscar Piastri ha fatto un valzer con George Russell della Mercedes, ma senza riuscire a sorpassare Norris nelle fasi finali, mentre il tentativo di superare Leclerc ha avuto successo.
Nelle retrovie, la Red Bull ha vissuto un incubo. Max Verstappen non è mai riuscito ad entrare nel ritmo. Problemi alle gomme hanno frustrato i piani del team, che non è riuscito a trovare soluzioni efficaci. Helmut Marko ha attribuito le difficoltà proprio alla gestione degli pneumatici, molto sotto le aspettative, compromettendo completamente il weekend del team.
Per Mercedes, il ritorno alla configurazione della sospensione precedente si è rivelato vincente, con George Russell che ha conquistato il podio. Questo successo sembra validare le scelte tecniche e tattiche del team, grazie anche alla compatibilità della vettura con le condizioni più fresche del tracciato ungherese.
Anche Aston Martin si è messa in luce durante il weekend, con Fernando Alonso e Lance Stroll che hanno condotto una gara magistrale, sfruttando al massimo le potenzialità della monoposto e mostrando un'eccellente gestione delle gomme.
Guardando al futuro, la lotta per il campionato è ancora più aperta. La costanza di Norris, insieme a nuove strategie vincenti, potrà potrebbe essere determinante nei restanti dieci eventi. L'appuntamento adesso si sposta al Gran Premio d'Olanda a Zandvoort, una tappa cruciale che potrebbe riservare ulteriori sorprese in un campionato che per adesso non ha padroni.