Tensione alle stelle in casa Atalanta! Dopo una serena estate, un episodio infuocato ha visto protagonisti l'allenatore Ivan Juric e l'attaccante Ademola Lookman durante l'ultima partita. Al momento della sostituzione di Lookman con Musah, un acceso scambio di parole ha fatto scattare la scintilla. Juric, visibilmente contrariato da alcune frasi pronunciate dal giocatore, lo ha strattonato in cerca di spiegazioni.
La scena, ripresa dalle telecamere, ha mostrato un breve contatto fisico e un'atmosfera carica di tensione, subito smorzata dall'intervento degli altri membri della panchina. Tuttavia, la questione non si è esaurita lì: al termine del match, Juric si è nuovamente avvicinato a Lookman per un ulteriore chiarimento. L'attaccante, a quel punto, ha preferito dirigersi direttamente verso gli spogliatoi, mentre i compagni festeggiavano sul campo.
Questo episodio rischia di riaprire vecchie ferite in casa Atalanta, soprattutto considerando i precedenti caratteriali di Lookman. Ma non è solo l'attaccante a finire sotto i riflettori. Anche la posizione di Juric, nonostante le rassicurazioni del presidente Percassi, sembra essere sempre più instabile. Solo tre settimane fa, nel post-partita di Cremonese-Atalanta, il tecnico aveva duramente criticato le dichiarazioni di Carnesecchi, reo di aver chiesto un risveglio generale alla squadra: "Carnesecchi è ambizioso, ma ha sbagliato completamente. Deve imparare a fare il professionista: parlare molto di meno e concentrarsi sul lavoro".
Nonostante la gravità dell'accaduto, Juric ha tentato di minimizzare l'episodio ai microfoni di Sky: "Sono le solite cose che commentiamo ogni domenica. È successo con De Bruyne a Napoli e in altre occasioni. I giocatori a volte non accettano di uscire, ci sono reazioni scomposte e finisce lì, si risolve nello spogliatoio. Queste situazioni le abbiamo vissute tutti, succedono: a caldo si esagera un po', ma conta l'Atalanta e la squadra. Per il bene della squadra bisogna comportarsi bene: poi io capisco, non è un problema. Per me passa tutto, l'importante è l'Atalanta".
Sulla stessa linea anche il difensore Raoul Bellanova, che ha cercato di stemperare i toni: "Tutto risolto nello spogliatoio. Siamo una famiglia, siamo come fratelli, i problemi tra noi sono l'ultima cosa. Quello che succede in campo, tra l'adrenalina e l'insoddisfazione tipica di un attaccante per la sostituzione, è qualcosa che si risolve nello spogliatoio ed è già stata risolta".
Resta da vedere se questo episodio avrà ulteriori conseguenze all'interno dello spogliatoio nerazzurro. Di certo, la tensione è palpabile e la necessità di ritrovare serenità e coesione sarà fondamentale per il futuro dell'Atalanta.
Prima di procedere


