Un autentico terremoto sta scuotendo la Serie B, con una potenziale penalizzazione che rischia di sovvertire il verdetto finale del campionato. Al centro di questo sconvolgimento c’è il Brescia, che si trova in una situazione delicatissima a causa di presunte irregolarità nei pagamenti di stipendi e contributi. Secondo quanto emerge, alla società bresciana è stata contestata una lacuna nella gestione dei crediti d'imposta, che sarebbero risultati inesistenti.
Se la prevista penalizzazione di 4 punti dovesse essere confermata, il Brescia scivolerebbe al terzultimo posto, spalancando le porte alla retrocessione in Serie C insieme a Cittadella e Cosenza. Questa decisione irromperebbe come uno tsunami sulla classifica della Serie B, rimescolando le carte non solo per chi lotta per la salvezza ma anche per le squadre già matematicamente salve come Frosinone, Salernitana e Sampdoria.
In questo scenario, il Frosinone garantirà la permanenza in Serie B, mentre la Salernitana, fortificata da una posizione playout più vantaggiosa, affronterà nuovi avversari nel campionato successivo. In un colpo di scena drammatico, la Sampdoria, data per spacciata, riguadagnerà il diritto di giocare uno spareggio salvezza, tentativo disperato di restare nella cadetteria.
Una delle prime conseguenze tangibili di questa situazione è il rinvio della sfida in programma tra Salernitana e Frosinone, un match ufficialmente annullato secondo quanto comunicato recentemente dalla Lega B. In attesa che la sentenza venga confermata, si prospetta un ripensamento della struttura del playout, che vedrebbe Salernitana affrontare il nuovo avversario mai previsto: la Sampdoria, in uno scenario che prevede il ritorno all’Arechi.
Ma come siamo arrivati a questa situazione? Tutto ha avuto inizio con una comunicazione inviata dalla Covisoc il 28 febbraio, riguardante presunte anomalie nella documentazione fiscale del Brescia. Tuttavia, il responso ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, che confermava l'inesistenza dei crediti dichiarati, è giunto solo il 16 maggio, lasciando la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) con una finestra sorprendentemente stretta per agire.
Nelle 48 ore successive alla conferma delle irregolarità, la FIGC non ha perso tempo, avviando immediatamente il processo disciplinare che culmina nella convocazione di una udienza di primo grado presso il Tribunale Federale Nazionale (Tfn) a data da destinarsi immediatamente dopo lo svolgimento delle necessarie verifiche. Nel caso in cui la decisione di condanna sia inequivocabile, la FIGC, insieme alla Lega B, intenderà applicare subito la penalizzazione di 4 punti. In questo modo, la stagione potrebbe concludersi senza ulteriori attese.
Oltre a ciò, l'incubo burocratico non sembra destinato a finire: potrebbe emergere che il Brescia abbia utilizzato lo stesso metodo di copertura dei debiti fiscali anche per la scadenza di aprile. Un elemento che, se accertato, porterebbe a ulteriori conseguenze disciplinari ma solo nella prossima stagione, aggravando una situazione già precaria.
Questa affannosa rincorsa tra iter giudiziari e regolamentazioni federali lascia presagire un'estate estremamente calda sui campi e negli uffici degli organi calcistici italiani: il mondo della Serie B osserva ansioso, con occhi puntati sul percorso giudiziario che stabilirà i rapporti di forza della prossima annata. Finché non si arriverà a una soluzione definitiva, ogni partita sospesa e ogni formazione da riscrivere rappresentano una sfida aperta nel tumultuoso universo della cadetteria italiana.