La situazione in casa Napoli è tutt'altro che rosea. La quinta sconfitta stagionale, un numero che eguaglia quelle dell'intera stagione 2024/2025, ha scosso profondamente l'ambiente partenopeo. Antonio Conte, nel post partita, non ha usato mezzi termini, assumendosi le proprie responsabilità ma lanciando anche un chiaro segnale alla squadra. Le sue parole, infatti, suonano come un atto d'accusa verso un gruppo che, a suo dire, sembra aver smarrito la giusta intensità e la voglia di lottare.
"Un allenatore può fare tutto e ha il compito di entrare nella testa e nel cuore dei suoi, a patto che il cuore ci sia, perché un trapianto non posso farlo", ha dichiarato Conte, sottolineando come il problema non sia solo tattico, ma anche, e soprattutto, mentale. Una situazione complessa, aggravata da dinamiche interne che sembrano minare la serenità dello spogliatoio. "Sono il primo responsabile e non so se ci siano le condizioni per cambiare questa situazione perché bisogna lavorare sulla testa dei giocatori". Parole forti, che evidenziano una frattura tra l'allenatore e una parte della squadra.
Secondo quanto riportato da 'Repubblica', dopo la sconfitta c'è stato un duro confronto nello spogliatoio, un episodio che, a quanto pare, non sarebbe isolato. Anche Sandro Sabatini, durante la trasmissione Pressing, ha confermato le tensioni interne: "Non c'è quell'alchimia che servirebbe per lottare tutti insieme e per superare i momenti di difficoltà", ha affermato. Conte stesso ha invocato pubblicamente un confronto immediato con la società, un segnale chiaro della gravità della situazione. E, stando a quanto riporta 'Il Mattino', un colloquio telefonico con il presidente De Laurentiis c'è già stato subito dopo la partita contro il Bologna, mentre il tecnico si stava recando a Torino per festeggiare il compleanno della figlia.
Un vertice cruciale, quindi, è previsto tra martedì e mercoledì. De Laurentiis ha espresso a Conte il suo pieno sostegno, convinto che l'allenatore abbia le capacità per riportare la squadra sulla retta via, restituendole quell'identità e quella compattezza che l'avevano contraddistinta nella passata stagione e che, inspiegabilmente, sembrano essere svanite nel nulla. Ma basterà la fiducia del presidente a risolvere i problemi? Al momento, ogni scenario è aperto. Il vertice tra Conte e De Laurentiis dovrà necessariamente definire una strategia chiara per invertire la rotta ed evitare che la stagione prenda una piega irrimediabile. L'obiettivo principale sarà quello di convincere lo stesso Conte che ci sono ancora le risorse umane e tecniche per risollevare le sorti della squadra e raggiungere gli obiettivi prefissati. La piazza di Napoli, dal canto suo, attende con ansia sviluppi, sperando in una rapida inversione di tendenza.
La crisi del Napoli arriva in un momento cruciale della stagione, con la squadra impegnata su più fronti, tra campionato e coppe europee. Un eventuale fallimento degli obiettivi stagionali potrebbe avere conseguenze pesanti sul futuro della società, sia a livello economico che di immagine. Per questo motivo, il vertice tra Conte e De Laurentiis assume un'importanza strategica, rappresentando un bivio fondamentale per il futuro del club partenopeo. Sarà necessario un cambio di passo, una scossa che coinvolga tutti, dai giocatori alla dirigenza, per ritrovare l'entusiasmo e la determinazione che hanno sempre contraddistinto il Napoli. Solo così sarà possibile superare questo momento difficile e tornare a competere ai massimi livelli.
Prima di procedere


