L'avventura di Paolo Vanoli alla guida della Fiorentina è ufficialmente iniziata. Nonostante la sosta imminente, che gli darà modo di approfondire la conoscenza dell'ambiente, della società e dei giocatori, l'ex tecnico del Torino ha già fatto il suo esordio in panchina durante il pareggio per 2-2 contro il Genoa allo Stadio Ferraris. Un risultato che, purtroppo, non ha portato la tanto attesa prima vittoria stagionale, lasciando i viola all'ultimo posto in classifica.
La sfida che attende Vanoli è senza dubbio impegnativa, ma il tecnico si mostra tutt'altro che intimorito: "Conosco bene Firenze e ho visto la grande crescita della società. Questo tipo di sfide mi motiva, mi dà energia e non mi spaventa. Forse era destino che accettassi questo incarico", ha dichiarato con determinazione durante la sua presentazione.
Vanoli ha poi sottolineato l'importanza del lavoro e del sacrificio: "Servirà tempo, sacrificio e tanto lavoro. Dobbiamo procedere per piccoli passi, senza fissarci obiettivi irraggiungibili nel breve periodo, sia in campionato che in Europa. Concentriamoci su traguardi concreti, uno alla volta, e rimbocchiamoci le maniche perché la classifica parla chiaro: siamo ultimi". Riguardo alla partita contro il Genoa, ha aggiunto: "Ho visto una prima risposta positiva, ma dobbiamo continuare a giocare con l'umiltà dei vincenti, senza presunzione. È inutile guardare indietro, concentriamoci sul futuro".
Interrogato sulle critiche rivolte alla preparazione estiva e alle scelte di mercato durante l'era Pioli, Vanoli ha preferito non entrare nel merito: "Dobbiamo mantenere la lucidità, senza pensare al mercato di gennaio o ad altro. Ho sentito diverse voci, ma non voglio paragonarmi a chi ha fatto bene qui a Firenze, non sarebbe corretto. Pensiamo solo alla prossima partita".
Il tecnico ha poi affrontato il tema del rapporto con i tifosi, che auspicano un atteggiamento più battagliero da parte della squadra: "Il rapporto con i giocatori è come quello con i figli. Bisogna insegnare loro come comportarsi, anche sui social media. È fondamentale far capire loro gli errori che commettono". Vanoli, abituato a lavorare in contesti esigenti, ha aggiunto: "Dobbiamo riconquistare i tifosi mostrando sacrificio, impegno e grinta sul campo. Assumiamoci le nostre responsabilità: siamo finiti in questa situazione e dobbiamo uscirne insieme".
Dal punto di vista tattico, Vanoli ha individuato le aree di miglioramento: "Siamo fragili e subiamo gol con troppa facilità. La mia preoccupazione era che i giocatori non fossero pienamente consapevoli di questa fragilità, perché la Fiorentina aveva obiettivi diversi. Non è facile cambiare mentalità, ma la rosa ha le qualità per risalire la china, a patto che giochi con umiltà. Ora i giocatori devono dimostrarmi chi sono: con me giocherà chi porterà risultati, non necessariamente il più bravo. Serve mentalità vincente".
L'arrivo di Vanoli rappresenta una ventata di novità e di speranza per la Fiorentina, chiamata a reagire e a dimostrare il proprio valore sul campo. Il tecnico dovrà lavorare sodo per compattare il gruppo, infondere fiducia e trasmettere la mentalità vincente necessaria per affrontare le sfide che attendono la squadra viola.
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