La drammatica vicenda di Santa Maria a Vico coinvolge una famiglia che si trova a fronteggiare un incubo senza fine, causato dalla dipendenza di un giovane di 26 anni, affetto da ludopatia, che ha colpito non solo se stesso, ma anche le persone a lui più care. Questo giovane, in preda a una disperazione che molti possono comprendere come espressione della sua dipendenza, ha compiuto atti violenti e disperati nel tentativo di soddisfare il suo impulso a scommettere.
I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio, quando il giovane ha approfittato di una situazione vulnerabile per rapinare una donna di 73 anni all’uscita dell'ufficio postale. Con un gesto brutale, le ha strappato la borsa, contenente non solo effetti personali, ma anche denaro che il giovane intendeva utilizzare per alimentare la sua malattia, scommettendo su eventi sportivi o giochi d'azzardo. Questo furto, che ha lasciato l'anziana sconvolta e traumatizzata, è stato successivamente ricostruito grazie a testimonianze oculari e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, permettendo così ai carabinieri di identificare il ladro e di avviare una denuncia nei suoi confronti.
Tornato a casa dopo il colpo, il giovane si è confrontato con i genitori, chiedendo insistentemente denaro per continuare a giocare. Di fronte al rifiuto e alla protesta dei genitori, che cercavano di mettere un freno al suo comportamento autodistruttivo, il giovane ha reagito in modo terribile, sfogando su di loro la sua frustrazione. Ha aggredito fisicamente la madre, il padre e il fratello, trasformando la propria casa in un luogo di violenza. Durante questa aggressione, ha anche danneggiato parte degli arredi, lasciando evidente il segno di una furia incontrollata.
Questo dramma familiare evidenzia non solo la grave struttura del problema della ludopatia, che porta il giovane a delinquere per alimentare una dipendenza, ma anche le ripercussioni devastanti che tale comportamento ha sull'intera famiglia. La violenza domestica è un fenomeno complesso che può essere esacerbato da fattori come le dipendenze, creando un ciclo di sofferenza che coinvolge non solo il soggetto affetto, ma anche le persone a lui vicine, costrette a vivere nell'angoscia e nella paura.
La situazione di questa famiglia non è isolata e mette in luce la necessità di un intervento adeguato da parte delle istituzioni e dei servizi sociali, per supportare non solo gli individui con dipendenze, ma anche le famiglie che vivono nella paura e nell'incertezza a causa delle conseguenze di tali malattie. Sarebbe opportuno avviare programmi di sensibilizzazione e di supporto psicologico per affrontare la complessità della ludopatia e i suoi effetti devastanti, promuovendo una cultura di aiuto e comprensione per chi affronta queste sfide.
Fonte: cronachedellacampania.it