Venerdì 1 agosto 2025
, il Gran Premio di
Ungheria
ha aperto le danze sul circuito dell'
Hungaroring
, segnando l'ultima tappa prima della pausa estiva. Questo evento, a differenza del precedente GP del Belgio, si è svolto nel consueto formato di weekend, permettendo ai team di prepararsi meglio e raccogliere dati cruciali per competere al meglio su una pista notoriamente difficile per i sorpassi.
I primi turni di prova hanno visto risvolti sorprendenti. Al centro dell'attenzione è stata la
McLaren
, che ha mostrato una netta superiorità, impiegando i piloti
Lando Norris
e
Oscar Piastri
in un duello interno appassionante. La seconda sessione ha tuttavia posto ulteriori domande:
Max Verstappen
di
Red Bull
ha aperto il suo weekend con notevoli difficoltà, mentre
Ferrari
e
Mercedes
hanno mostrato un passo consistente, consolidando la loro posizione tra i leader.
McLaren
è la squadra al vertice della giornata. Il loro dominio è chiaro su tutta la griglia, sia in configurazione di qualifica che su passo gara. Entrambi i piloti hanno avuto momenti non perfetti: Norris ha commesso un errore nel quattordicesimo giro, uscendo di pista nella seconda prova nel medesimo punto. Piastri, invece, ha registrato il suo miglior tempo nonostante il traffico nel terzo settore, influenzato da almeno sei monoposto.
Nonostante una performance meno spettacolare sui long run, dove il divario si attenua, è importante considerare le diverse quantità di carburante e le strategie di set-up adottate. La forza di McLaren risiede nella loro stabilità nei curvoni a velocità media, senza perdere terreno sui rettilinei grazie a un'efficace configurazione di carico aerodinamico.
Nel frattempo,
Ferrari
emerge come la seconda forza nel paddock. Tuttavia, la gestione delle gomme rimane una sfida significativa, complice un accoppiamento non uniforme tra usura anteriore e posteriore. In prima battuta,
Charles Leclerc
ha sperimentato una configurazione alare posteriore meno sollecitata, più affine ai tracciati come quello di
Barcellona
. Durante la seconda sessione,
Lewis Hamilton
ha adottato una configurazione simile, affrontando miglioramenti ma continuando a lagnarsi di un grip insufficiente, specialmente nell'ingresso e nell'uscita dalle curve.
Nonostante le difficoltà nel bilanciamento, la
Ferrari
ha mostrato ritmo nei long run, dove, una volta trovato il giusto range operativo delle gomme, hanno il potenziale per un forte risultato in gara anche se in qualifica potrebbero faticare maggiormente.
La situazione per
Red Bull
è di tutt'altra natura, con
Max Verstappen
che affronta uno dei weekend più complessi del suo campionato. Riscontrando enormi problemi di aderenza su entrambe le mescole, il campione del mondo si è trovato spesso comparabile, se non inferiore, a
Yuki Tsunoda
. In qualifica, così come in gara, il team cerca una via d'uscita da un puzzle tecnico che sembra difficilmente risolvibile in breve tempo.
Mentre a Verstappen le cose non sono andate per il verso giusto, altri team come
Mercedes
stanno osservando i frutti di cambiamenti strategici. Decisiva è stata la scelta di non adottare le nuove sospensioni posteriori, il che ha portato miglioramenti significativi nella stabilità del retrotreno.
Antonelli
e
George Russell
hanno confermato che l'equilibrio generale della macchina è incrementato, riducendo il consumo delle gomme e permettendo lunghe serie di giri senza il decadimento di prestazioni.
Tuttavia, nell'analisi telemetrica emergono delle sfide: il calo di prestazione nella seconda metà dei giri potrebbe derivare dal surriscaldamento delle gomme, un fattore chiave su un circuito che mette a dura prova la durata e la resistenza delle coperture.
Con questi elementi in gioco, il weekend del GP di Ungheria si preannuncia avvincente, promettendo spettacolo e rivalità accese sia in qualifica che in gara. Solo il tempo svelerà se le attuali dinamiche di forza nelle practice si rifletteranno sul podio o se nuove sorprese attenderanno i fan della Formula 1.
