Caos Brescia: Cellino al centro della tempesta fiscale

Caos Brescia: Cellino al centro della tempesta fiscale

Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, si difende dalle accuse di evasione mentre il club rischia la retrocessione in Serie C

Massimo Cellino , noto per la sua audace leadership e il controverso stile di gestione, è al centro di una bufera che ha investito il calcio italiano. Il presidente del Brescia Calcio si trova attualmente coinvolto in una complessa vicenda legale riguardante il presunto utilizzo di crediti d'imposta inesistenti per il pagamento delle trattenute IRPEF e INPS. In seguito a tali accuse, le prospettive per il club lombardo appaiono fosche, dato che rischia una penalizzazione fino a otto punti, con conseguenze devastanti sulla sua classifica.

Secondo quanto riportato, Cellino ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera , dove ha dichiarato la sua innocenza sostenendo di essere stato raggirato. La sequenza degli eventi è iniziata lo scorso 16 febbraio , quando Cellino, ritornato in Italia, avrebbe scoperto che il proprio responsabile finanziario, Luigi Micheli , si era dimesso improvvisamente e che aveva sottratto fondi al club. Questo scatenante evento ha portato a una cascata di decisioni prese nella fretta, tra cui un consiglio dal suo commercialista di rivolgersi al Gruppo Alfieri per la compravendita dei crediti di imposta.

Il presidente ha espresso forte indignazione per il trattamento ricevuto, affermando di non conoscere in precedenza il Gruppo Alfieri e di essersi semplicemente fidato dei suoi consiglieri. Nonostante tutto, il suo senso di frustrazione è palpabile, soprattutto nei confronti delle istituzioni come l' Agenzia delle Entrate e la Covisoc , che non hanno sollevato alcuna bandiera rossa anticipata su queste operazioni. A suo dire, ciò non solo lo ha posto sotto una lente negativa, ma ha messo a rischio l'intero futuro del Brescia in Serie B .

Ad oggi, la Procura Federale ha proceduto con il deferimento del caso, e si attende il processo di primo grado previsto entro la fine di maggio o inizio giugno. Qualora il peggiore scenario si concretizzasse e il Brescia subisse la penalizzazione, le implicazioni sarebbero drastiche: con otto punti sottratti, la squadra si troverebbe a dover affrontare la retrocessione in Serie C, al fianco di club come Cittadella e Cosenza . Nel mentre, il Frosinone sarebbe matematicamente salvo, mentre Salernitana e Sampdoria si disputerebbero i playout per un posto tra i cadetti.

La pressione sui vertici del club si evidenzia anche dalle recenti proteste dei tifosi. Fedeli al club, un piccolo gruppo si è radunato a Roma per dimostrare contro la gestione di Cellino, esponendo striscioni con messaggi diretti e inequivocabili. Tutto ciò aggiunge ulteriore tensione a un clima già difficile, dove ogni decisione pendente potrebbe avere impatti profondi sull'intera comunità calcistica e sul futuro tracciato del Brescia.

Per aggiungere ulteriore complessità alla situazione, la Gazzetta dello Sport riporta che l'intera questione potrebbe far parte di una maxi-truffa che coinvolge somme enormi, per un totale di circa 600 milioni di euro, ai danni dell' Unione Europea . Una verità del genere non solo amplificherebbe le preoccupazioni legali di Cellino, ma estenderebbe le indagini a livelli internazionali, potenzialmente coinvolgendo altre entità fino ad ora non sospettate. Con il procedere delle indagini, molte domande rimangono aperte e l'esito di questa intricata vicenda resta tutto da scrivere.

Pubblicato Giovedì, 22 Maggio 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 22 Maggio 2025

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