Il cartello "lavori in corso" per l'Inter di Cristian Chivu è ancora ben visibile, segno di un periodo di intenso collaudo per la squadra nerazzurra durante la fase di preparazione estiva. La recente amichevole contro il Monza ha messo in luce diversi aspetti su cui lavorare, ma anche alcuni spunti interessanti per l'allenatore romeno. Per la terza amichevole consecutiva, l'Inter si è trovata costretta a inseguire il risultato, andando sotto contro i brianzoli. Un'autorete di Birindelli e un gol di tacco del giovane Esposito sembravano aver ribaltato la situazione nel secondo tempo, ma una distrazione difensiva all'ultimo istante ha permesso ad Azzi di fissare il punteggio sul 2-2.L'incontro, disputatosi sul prato dello U-Power Stadium di Monza, ha rappresentato un banco di prova soprattutto per le cosiddette seconde linee, dato che Chivu ha optato per uno schieramento titolare caratterizzato da moltissime assenze. Ben sette i giocatori indisponibili: Frattesi, Zielinski e Bisseck in fase di recupero dai rispettivi infortuni, mentre Palacios, Zalewski, Calhanoglu e Dumfries sono stati fermati da lievi affaticamenti. In virtù di queste assenze, l'ex difensore ha deciso di apportare significativi cambiamenti alla formazione rispetto a quella vista contro il Monaco, lanciando dall'inizio la coppia Bonny-Esposito nel reparto avanzato. La partita, giocata sotto un sole cocente, è iniziata con ritmi blandi da parte dei nerazzurri, che hanno faticato a imporsi soprattutto nel primo tempo, ricco di errori tecnici.
Il Monza, approfittando di una difesa interista poco attenta, è passato meritatamente in vantaggio grazie a Ciurria, lesto a sfruttare una dormita avversaria per battere da pochi passi il portiere Martinez. Tuttavia, prima dell'intervallo, l'Inter ha iniziato a mostrare segni di ripresa. Il pareggio è giunto in modo fortuito, con Birindelli che, nel tentativo di anticipare Sucic, ha indirizzato di testa il pallone nella propria rete.
Nella ripresa, l'Inter è tornata in campo con un piglio decisamente migliore, alzando notevolmente i ritmi e mostrando un gioco più incisivo. I progressi si sono visti con la rete del vantaggio, firmata da Esposito con un colpo di tacco su un tiro di Darmian, segnale che il giovane talento ha l'ambizione e la classe per fare la differenza. Tuttavia, la squadra di Chivu ha sprecato diverse occasioni per chiudere definitivamente la partita sul 3-1. E come spesso accade nel calcio, gli errori si pagano: al 90', una nuova leggerezza difensiva, questa volta da parte del giovane Mosconi, ha permesso ad Azzi di involarsi verso la porta e siglare il definitivo 2-2.Il pareggio ha portato così le squadre ai calci di rigore, un'ulteriore occasione per testare la freddezza dei giocatori dagli undici metri. A spuntarla è stata l'Inter, grazie anche alla parata decisiva di Martinez sul tiro di Sardo, che ha chiuso la sfida sul 5-3 ai rigori. Questo successo può dare fiducia all'Inter e rappresentare un tassello importante nel processo di costruzione di una squadra competitiva. Tuttavia, le disattenzioni difensive devono essere ridotte al minimo per affrontare al meglio una stagione lunga e impegnativa. Chivu è chiamato a trovare un equilibrio tra l'estro offensivo e la solidità difensiva, punti cruciali per tornare a vedere l'Inter al top del calcio italiano ed europeo.