Torna l'incubo delle truffe telefoniche, e questa volta i malintenzionati sembrano aver spostato il loro raggio d'azione verso la Grecia. Sempre più utenti in Italia segnalano di aver ricevuto chiamate da numeri con il prefisso +30, il codice internazionale appunto della Grecia. Queste telefonate, spesso molto brevi o addirittura mute, hanno un unico scopo: indurre la vittima a richiamare, innescando così una trappola costosa.
Il meccanismo è quello ben noto della truffa del wangiri, un sistema che sfrutta la curiosità o la preoccupazione delle persone per generare profitti illeciti. Richiamando il numero con prefisso +30, l'utente si ritrova a pagare tariffe esorbitanti al minuto, che finiscono direttamente nelle tasche dei truffatori. Ma le tecniche utilizzate dai criminali del telefono non si limitano a questo.
Un altro metodo diffuso è quello della finta vincita. La vittima riceve una chiamata in cui le viene comunicato di aver vinto un premio, ma per riscuoterlo è necessario versare una commissione o cliccare su un link sospetto. Inutile dire che si tratta di un raggiro: il premio non esiste e l'unico risultato sarà quello di perdere denaro o fornire involontariamente dati personali ai truffatori.
Simili alle finte vincite sono i falsi avvisi urgenti. In questo caso, i truffatori si spacciano per enti ufficiali o istituzioni e inviano messaggi che creano un senso di urgenza, spingendo la vittima a compiere azioni impulsive, come fornire dati personali o effettuare pagamenti non dovuti.
Non mancano poi le proposte lusinghiere, che possono riguardare offerte di lavoro, opportunità di investimento o persino relazioni sentimentali. Dietro queste promesse allettanti si nascondono spesso richieste di denaro o tentativi di carpire informazioni personali sensibili.
Ma come difendersi da queste insidie? Fortunatamente, esistono alcune semplici regole da seguire per evitare di cadere nella trappola dei truffatori telefonici:
- Non rispondere a chiamate provenienti da numeri sconosciuti con prefisso estero, soprattutto se non si aspetta alcuna comunicazione da quel paese.
- Evitare di richiamare numeri sconosciuti, specialmente se la chiamata è durata solo pochi squilli. Si tratta quasi certamente di un'esca.
- Non fornire mai informazioni personali o dati di pagamento a meno che non si sia assolutamente certi dell'identità e dell'affidabilità dell'interlocutore.
- Segnalare sempre i tentativi di truffa alle autorità competenti, come la Polizia Postale o i Carabinieri.
Un ulteriore consiglio è quello di attivare i filtri anti-spam sul proprio smartphone. Questi filtri, sempre più evoluti, sono in grado di identificare e bloccare automaticamente un gran numero di chiamate sospette, proteggendo l'utente da potenziali truffe. Inoltre, è utile tenere sempre aggiornato il sistema operativo del proprio telefono e le app di sicurezza, per beneficiare delle ultime protezioni contro le minacce informatiche.
La truffa del numero greco è solo l'ultima di una lunga serie di raggiri telefonici che mirano a sottrarre denaro o dati personali agli utenti. Rimanere vigili, informati e seguire questi semplici consigli è il modo migliore per proteggersi e non cadere vittima di questi criminali.