La Grecia sta facendo un passo decisivo per proteggere i giovani dalle insidie digitali, preparando un intervento senza precedenti che punta a limitare l'accesso ai contenuti online potenzialmente dannosi per i minori. Da ottobre, un piano innovativo vedrà la luce, introducendo blocchi automatici sui dispositivi dei minori per impedire l'accesso ai social network per chi ha meno di 15 anni. Parallelamente, il divieto si estenderà fino ai 18 anni per i siti di scommesse, gioco d'azzardo, e altre piattaforme riservate a un pubblico adulto, inclusi i contenuti relativi a tabacco, alcol e pornografia.
Il fulcro di questo intervento tecnico è l'applicazione statale Kids Wallet, introdotta dal Ministero della Governance Digitale. Questa app si collega al registro digitale nazionale e, una volta installata su smartphone o tablet di un minore, garantisce il blocco dei principali social network e mezzi di gioco d'azzardo, anche senza la necessità di effettuare un login. La configurazione dell'app, demandata ai genitori o ai tutori, utilizza protocolli di sicurezza in grado di identificare l'età dell'utente, imponendo restrizioni automatiche: nessun accesso ai social per i minori di 15 anni e divieti su basi d'azzardo per i minori di 18.
Il modello greco punta al controllo diretto sui dispositivi, una scelta che si distingue da altre iniziative internazionali che affidano tali misure direttamente alle piattaforme. La Grecia sta procedendo in stretta sinergia con Bruxelles, coordinandosi con la Commissione europea, che ha intrapreso un dialogo serrato con i principali attori digitali. Una delegazione della Commissione è attesa ad Atene per valutare i progressi del progetto. La presidente Ursula von der Leyen ha sottolineato come la Francia, Spagna, Danimarca e Italia, accanto alla Grecia, siano coinvolte nel test del quadro comunitario per l'integrazione dei sistemi di verifica dell'età in app nazionali, seguendo le linee guida del Digital Services Act.
Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha confermato il sostegno a questo programma europeo, esprimendo anche l'interesse di valutare l'introduzione di limiti d'età stringenti, come già sperimentato con successo in paesi come l'Australia. Quest'ultima ha recentemente varato una legge che vieta l'accesso ai social per i minori di 16 anni, coinvolgendo numerose piattaforme di grande visibilità.
La Grecia, invece, ha scelto una strategia diretta diversificando le sue tecniche di intervento, e il progetto Kids Wallet ne è il cuore. L'approccio prevede, inoltre, una collaborazione attiva con le piattaforme social e i giganti della tecnologia, come Google, per affinare ulteriormente le tecniche di protezione dei minori. Nonostante le proposte tecniche avanzate da Google siano state positivamente accolte, il governo greco ha preferito optare per soluzioni nazionali più immediate ed efficienti.
Un settore chiave d'intervento è quello dell'azzardo online. Ai minori verrà impedito di accedere alle piattaforme di scommesse e gioco d'azzardo prima ancora di completare eventuali registrazioni o transazioni. Il sistema è progettato per funzionare su più livelli: il primo scudo è costituito dal dispositivo stesso, mentre il secondo è rappresentato dalle piattaforme che vengono incoraggiate ad aumentare la sicurezza nei confronti degli utenti sospetti.
Il governo greco giustifica queste misure con una serie di rischi identificati che non si limitano all'uso dei social media. La pratica del doomscrolling, ovvero un consumo ossessivo dei feed infiniti alimentati da algoritmi predittivi, ha effetti negativi sull'attenzione, il sonno, i livelli di ansia e le performance accademiche. Allo stesso tempo, l'accesso precoce al gioco d'azzardo e ai contenuti per adulti presenta ulteriori pericoli, sottolineando l'importanza della restrizione sotto i 18 anni che mira a contenere l'accesso prematuro a stimoli fortemente gratificanti.
In ambito politico, fonti governative affermano che la Grecia si trova in una posizione sicura per attuare il primo blocco sistematico per minori nell'ambito dell'Unione europea. Le tempistiche della sua implementazione finale dipenderanno dalle decisioni dell'esecutivo greco. La strada è tracciata e il governo intende lanciare un messaggio chiaro: proteggere i giovani non significa solo bloccare l'accesso, ma farlo in un modo che sia coordinato a livello europeo e in stretto dialogo con le piattaforme digitali. L'attenzione al fenomeno dell'azzardo online rappresenta il banco di prova ideale per misurare l'efficacia del nuovo approccio della Grecia alla protezione dei minori.