La Mongolia si propone come hub ideale per i data center, invitando operatori e costruttori a considerare i vantaggi offerti dal suo vasto territorio e dal clima favorevole. Temuulen Bayaraa, capo del Fondo nazionale di benessere della Mongolia Chinggis Khaan, ha sottolineato il potenziale del paese in un'intervista a CNBC, evidenziando la creazione di zone economiche speciali dedicate proprio all'insediamento di queste infrastrutture.
Il Fondo nazionale di benessere, istituito nel 2024, dispone di riserve per 1,4 miliardi di dollari e punta ad attrarre investitori garantendo l'accesso a fonti di energia pulita. La struttura è gestita dalla holding statale Erdenes Mongol, proprietaria di importanti asset minerari del paese. Tra le zone economiche speciali, spicca il progetto della smart city di Hunnu City, situata a 50 km da Ulan Bator. Questa città, estesa su 31.000 ettari, sarà alimentata da centrali geotermiche, un elemento chiave per ridurre l'impatto ambientale dei data center.
Attualmente, il mercato dei data center in Mongolia è ancora in fase embrionale. Secondo Data Center Map, nel paese si contano solo due strutture, entrambe situate a Ulan Bator: un data center governativo e uno gestito dalla compagnia telefonica locale Unitel. Uptime Institute riporta la presenza di cinque data center con certificazione Tier II: due di proprietà di XacBank, due di Khan Bank e uno della Banca di Mongolia, tutti situati nei dintorni della capitale. Anche S Systems (Shunkhlai Group) e Mobinet (Newcomm Group) dichiarano di possedere data center propri. La società IT mongola CT Group JSC è attiva nel settore della costruzione di queste infrastrutture.
Nonostante le ambizioni, l'attrattiva della Mongolia per gli investitori nel settore dei data center è oggetto di dibattito. Nella vicina Mongolia Interna (Cina), la costruzione affrettata di capacità eccessive di data center non ha portato ai risultati sperati. I clienti delle aree orientali densamente popolate preferiscono utilizzare i nuovi campus occidentali principalmente per l'archiviazione, piuttosto che per l'elaborazione dei dati. Questa scelta è motivata dalla latenza elevata e dai costi elevati dei canali di comunicazione.
Per la Mongolia, la sfida sarà quindi quella di superare questi ostacoli, offrendo non solo energia pulita e territorio, ma anche infrastrutture di rete efficienti e costi competitivi per attirare investimenti significativi nel settore dei data center. Il successo di questa strategia dipenderà dalla capacità del paese di creare un ecosistema favorevole che soddisfi le esigenze delle aziende che cercano soluzioni di data center affidabili e performanti. Il governo mongolo sta investendo in infrastrutture digitali per migliorare la connettività e ridurre la latenza, elementi cruciali per attrarre investitori e garantire che i data center non siano solo centri di stoccaggio, ma anche di elaborazione dati avanzata.
La posizione geografica della Mongolia, situata tra Asia ed Europa, potrebbe rappresentare un vantaggio strategico per servire un mercato globale in crescita. Tuttavia, per competere efficacemente con altri hub regionali, come Singapore e Hong Kong, il paese dovrà dimostrare di poter offrire un ambiente stabile, sicuro e regolamentato, in grado di proteggere gli investimenti e garantire la continuità operativa dei data center.
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