Musicisti contro l'IA: Album di protesta con suoni disturbanti

Oltre mille artisti britannici, tra cui Paul McCartney, lanciano un album di 'rumori' per sensibilizzare sul copyright e l'IA

Musicisti contro l'IA: Album di protesta con suoni disturbanti

Un'ondata di dissenso creativo si è sollevata nel panorama musicale britannico, con oltre mille artisti, tra cui l'iconico ex-Beatle Paul McCartney, che hanno unito le forze per lanciare un album decisamente sui generis. Invece delle consuete melodie e armonie, l'opera offre all'ascoltatore una serie di suoni inusuali, a tratti disturbanti. Questa iniziativa audace ha un obiettivo preciso: richiamare l'attenzione pubblica e governativa sulla crescente problematica dell'intelligenza artificiale (IA) nel settore musicale e sulla necessità di proteggere il diritto d'autore.

L'album, intitolato "Is This What We Want?" ("È Questo Che Vogliamo?"), è già disponibile sulle piattaforme di streaming e sarà presto pubblicato anche in vinile. La versione su vinile conterrà un brano esclusivo di Paul McCartney. I titoli delle dodici tracce principali compongono una frase incisiva: "Il governo britannico non dovrebbe legalizzare il furto di musica a favore delle aziende che sviluppano l'IA". Tra gli artisti che sostengono questa causa figurano nomi di spicco come il rocker Sam Fender, la cantante Kate Bush, il duo Pet Shop Boys e il compositore tedesco Hans Zimmer.

La loro richiesta è chiara: sollecitare le autorità britanniche a vietare alle aziende tecnologiche di addestrare i modelli di IA sulle loro opere senza previa autorizzazione e senza il pagamento delle dovute royalties. La "Bonus Track" attribuita a Paul McCartney presenta una struttura singolare: i primi 55 secondi sono dominati da un fruscio di nastro, seguiti da 15 secondi di un rumore indefinito, interpretabile come lo sbattere di una porta o dei passi, per poi ritornare al fruscio intervallato da un crepitio, che gradualmente si dissolve nel silenzio.

McCartney ha espresso la sua preoccupazione: "Dobbiamo essere cauti, perché potrebbero vincere, e non vogliamo che accada, soprattutto per i giovani compositori e scrittori, per i quali potrebbe essere l'unico modo per fare carriera. Sarebbe molto triste se l'IA distruggesse tutto questo." Anche Kate Bush ha sollevato un interrogativo cruciale: "Nella musica del futuro, non si sentiranno più le nostre voci?"

L'esito di questa mobilitazione rimane incerto. Il governo del Regno Unito ha già avviato delle consultazioni su un'iniziativa che prevede delle eccezioni alle norme sul copyright in relazione all'"analisi intelligente di testi e dati", ma anche la possibilità per gli autori di vietare l'utilizzo delle loro opere per l'addestramento dell'IA. I ministri si trovano di fronte a un dilemma: l'industria creativa genera annualmente un fatturato di 125 miliardi di sterline (165 miliardi di dollari) per l'economia del paese, ma le aziende tecnologiche americane, sostenitrici di una liberalizzazione delle leggi sull'IA, sono pronte a investire in Gran Bretagna 30 miliardi di sterline (39,6 miliardi di dollari), principalmente in centri di elaborazione dati.

Le nuove normative verranno discusse non prima del 2026, ma il governo britannico ha già stretto accordi con i leader del settore, come Open AI, Google e Anthropic, per l'introduzione dell'IA nel settore pubblico e nell'economia. Queste iniziative sono fortemente supportate dalla Casa Bianca. L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato: "Dobbiamo consentire all'IA di utilizzare questo [materiale protetto da copyright] senza complesse negoziazioni sugli accordi." Ha inoltre messo in guardia le autorità di altri paesi dall'"introduzione di norme e regolamenti che renderebbero impossibile" l'operato delle aziende nel settore dell'IA.

La battaglia tra artisti e giganti tecnologici è destinata a infiammarsi nei prossimi anni, con implicazioni significative per il futuro della creatività e dell'innovazione. L'iniziativa dei musicisti britannici rappresenta un campanello d'allarme per un settore in rapida evoluzione, dove la tutela del diritto d'autore e la salvaguardia del valore artistico diventano priorità imprescindibili.

Pubblicato Martedì, 18 Novembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 18 Novembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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