Taiwan Resistere: No alla Richiesta USA di Trasferimento Chip

Taiwan respinge l'invito degli Stati Uniti a portare metà della produzione di chip sul suolo americano, proteggendo così la sua leadership nel settore

Taiwan Resistere: No alla Richiesta USA di Trasferimento Chip

L'isola di Taiwan gioca un ruolo cruciale nel panorama industriale globale essendo un pilastro fondamentale nella produzione di componenti semiconduttori, in particolare quelli di tecnologia avanzata. I Stati Uniti, riconoscendo l'importanza di questo settore per la sicurezza economica del paese, hanno recentemente proposto alle aziende taiwanesi di trasferire sul loro territorio una parte consistente, precisamente la metà, della produzione di chip. Tuttavia, le autorità taiwanesi sono state chiare nel respingere questa suggestione.

Una proposta simile è stata avanzata dal Ministro del Commercio USA, Howard Lutnick, che ha delineato le esigenze economiche del suo paese e spiegato come queste misure potrebbero aiutare a garantire una maggiore sicurezza economica. L'obiettivo dell'amministrazione statunitense è stato quello di utilizzare metodi di regolamentazione doganale per incoraggiare la localizzazione delle industrie high-tech.

Il dialogo sul tema è stato intenso, e in rappresentanza di Taiwan c'è stata la Vicepremier Cheng Li-chiun, che, di ritorno a Taiwan dopo un incontro a Washington, ha dichiarato in un'intervista con il Central News Agency che il trasferimento della produzione non è stato un argomento di discussione nei recenti colloqui commerciali. "Non solo non abbiamo affrontato questo argomento durante l'ultimo ciclo di negoziati, ma non accetteremmo mai tali condizioni", ha affermato fermamente.

Attualmente, i prodotti importati da Taiwan negli Stati Uniti sono soggetti a un'aliquota tariffaria del 20%. Tuttavia, se il governo americano spera di promuovere una maggiore localizzazione della produzione di chip, le tariffe doganali potrebbero anche salire. Questo scenario ha messo la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), una delle maggiori protagoniste mondiali nel settore dei semiconduttori, in una posizione critica sebbene l'azienda avesse già deciso di incrementare, in precedenza sotto l'amministrazione Trump, i propri investimenti negli Stati Uniti fino a raggiungere un valore di 165 miliardi di dollari.

Poiché le trattative si intensificano, le aspirazioni di Taiwan si concentrano sul mantenere condizioni tariffarie favorevoli per i suoi prodotti esportati negli Stati Uniti. L'impegno non è mancato nel recente dialogo bilaterale, che ha visto passi avanti significativi verso questo obiettivo. Cheng Li-chiun ha sottolineato come gli ultimi round di negoziazioni abbiano condotto a un progresso certo.

Questa dinamica si situa in un contesto di attuale crescita della tensione economica globale, con Taiwan che cerca di proteggere il suo vantaggio competitivo mentre gli Stati Uniti cercano di assicurarsi una fetta più ampia della produzione globale di tecnologia avanzata. L'esito dei negoziati potrebbe avere implicazioni di vasta portata per la resilienza delle supply chain globali e l'equilibrio del potere economico nel settore delle tecnologie avanzate.

Pubblicato Mercoledì, 01 Ottobre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 01 Ottobre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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