La società americana Veir ha annunciato il successo dei test della sua tecnologia STAR (Superconducting Technology for AI Racks), progettata per alimentare le infrastrutture dei data center AI tramite cavi superconduttori. Questa innovazione si propone di superare i limiti imposti dai sistemi di alimentazione tradizionali, consentendo una maggiore densità di potenza e flessibilità di implementazione.
La soluzione sviluppata da Veir prevede la sostituzione dei cavi convenzionali con tubi di dimensioni simili contenenti nastri superconduttori immersi in azoto liquido a una temperatura di -196 °C. Questo approccio, secondo l'azienda, permetterebbe di incrementare di un ordine di grandezza la potenza trasmessa a parità di tensione. A gennaio 2024, Veir ha raccolto 75 milioni di dollari per lo sviluppo di questa tecnologia, grazie al supporto di investitori quali Munich Re Ventures, Microsoft Climate Innovation Fund, Tyche Partners, Piva Capital, National Grid Partners, Dara Holdings e SiteGround.
I test del sistema STAR sono stati condotti in un ambiente di data center simulato e scalabile vicino alla sede di Veir a Woburn, Massachusetts (USA). I risultati indicano che la tecnologia è in grado di trasmettere fino a 3 MW di energia attraverso un singolo cavo a bassa tensione. Inoltre, la lunghezza di queste linee può superare di cinque volte quella dei collegamenti via cavo tradizionali. Il sistema è progettato per operare a tensioni fino a 800 V.
Secondo le stime dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA), nei prossimi cinque anni il consumo di energia elettrica dei data center a livello globale è destinato a più che raddoppiare, raggiungendo i 945 TWh entro la fine del decennio. In particolare, si prevede che la potenza dei rack server per l'AI possa raggiungere i 500 kW. Veir sostiene che l'infrastruttura elettrica tradizionale non è in grado di soddisfare tali esigenze, rendendo necessaria l'adozione di soluzioni radicalmente nuove.
Il sistema STAR, grazie all'alta densità di potenza per cavo e all'aumento della portata, promette di migliorare la flessibilità di implementazione dei data center. Inoltre, si ridurrebbe l'area occupata dai componenti dei sottosistemi di alimentazione e si accelererebbero i tempi di messa in servizio degli impianti. Veir prevede di avviare la commercializzazione della tecnologia nel corso del prossimo anno.
L'innovazione di Veir si inserisce in un contesto di crescente attenzione all'impatto ambientale dei data center, soprattutto in relazione all'espansione dell'intelligenza artificiale. La ricerca di soluzioni più efficienti e sostenibili è diventata una priorità per il settore, e la tecnologia STAR rappresenta un passo avanti significativo in questa direzione. La capacità di trasmettere elevate quantità di energia con perdite ridotte e su distanze maggiori potrebbe non solo ridurre i costi operativi dei data center, ma anche consentire una localizzazione più flessibile, sfruttando fonti di energia rinnovabile situate in aree remote. Resta da vedere come la tecnologia STAR si integrerà con le infrastrutture esistenti e quali saranno i costi complessivi di implementazione su larga scala, ma il potenziale per una trasformazione del settore è evidente.
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