Buonfiglio nuovo presidente CONI: continuità o cambiamento?

Buonfiglio nuovo presidente CONI: continuità o cambiamento?

L'elezione di Buonfiglio, appoggiato da Malagò, rappresenta un valido riflesso dell'attuale classe dirigente sportiva italiana: tradizione o innovazione?

Il dopo Malagò appare incredibilmente simile al periodo precedente. Il CONI ha appena eletto per la prima volta un presidente che segue esattamente le orme del suo predecessore. Questo passaggio di testimone è avvenuto in un contesto che molti definirebbero privo di entusiasmo ed emozioni. Uno scenario che, se Malagò avesse avuto la possibilità di continuare con una proroga, avrebbe probabilmente visto lui trionfare ancora una volta.

La figura al centro di questo scenario è Carlo Buonfiglio, un dirigente rispettato ma indubbiamente supportato dalla spinta dell'ormai ex presidente. Il fatto che il numero di voti in suo favore sia cresciuto nel tempo dimostra gli errori strategici di coloro che hanno sottovalutato la sfida, pensando che senza Malagò in campo, la vittoria fosse garantita.

Interessante anche la dinamica che si è venuta a creare con la netta sconfitta di Pancalli, terzo in gara. Durante questo frangente, il candidato Carraro ha finito per supportare Buonfiglio, un chiaro segnale di unità che potrebbe rappresentare un indirizzo futuro per il CONI. Tuttavia, questa unione lascia intravedere un problema più grande all'interno della classe dirigente italiana, di cui lo sport è un semplice riflesso.

Con una rappresentanza femminile ancora scarsa nonostante una crescita notevole nel numero di atlete e atlete medagliate, la situazione è paradossale. Qualche passo avanti è stato fatto con l'ingresso in giunta di figure di rilievo come Diana Bianchedi, Tania Cagnotto e Laura Lunetta. Tuttavia, ciò dà più l'impressione di un correttivo che di un cambiamento veramente sostanziale.

Questo approccio conservatore si riflette nell'intero sistema, che sembra in difensiva rispetto all'evoluzione. Strutture che in passato hanno anticipato i cambiamenti sociali ora appaiono statiche, mentre a livello internazionale persino il CIO ha scelto di virare sul nuovo eleggendo Coventry come presidente.

Storicamente, il CONI è stato il cuore pulsante dello sport italiano, ma oggi il vero motore si trova sotto il cofano di Sport e Salute, guidato da una dirigenza di grande abilità. Dopo la riforma, il CONI ha perso molto del suo vigore economico e decisionale, spingendo Malagò a moltiplicare gli sforzi per mantenere il suo ruolo predominante nella scena sportiva.

In sintesi, quest'elezione potrebbe essere un'ennesima conferma del legame ancora forte con il passato o un’opportunità di rinnovamento. Il dato di oggi sottolinea come lo sport italiano sia in bilico tra tradizione e necessità di innovazione. Cosa ci riserva il futuro?

Pubblicato Venerdì, 27 Giugno 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 27 Giugno 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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