Non tutte le giornate dei Mondiali possono risultare trionfali come il primo giorno di gare. Sono poche le occasioni in cui si vincono ben tre medaglie, però, anche nei momenti meno fortunati, ci sono sempre aspetti positivi. Per Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi, i giorni dell'abbraccio d'oro che li consacrò come campioni olimpici sembrano lontani: entrambi hanno dovuto abbandonare la competizione nello stesso stadio che aveva visto il loro trionfo. Tuttavia, altri atleti hanno cominciato qui la loro scalata verso i vertici dell'atletica leggera, grazie a performance straordinarie.
Nella stessa arena, l’astro nascente Edoardo Scotti, un talento lodigiano dalle grandi prospettive, ha iniziato a risplendere. Scotti, già noto per il titolo europeo under 20 conquistato a Boras nel 2019, aveva finora brillato come colonna portante della staffetta del miglio. Il suo curriculum vantava precedenti primati italiani under 18 e under 20, come il 47.77 indoor e il 45.84 all'aperto stabiliti negli scorsi anni, ma il 2025 è l'anno in cui ha davvero iniziato a far parlare di sé.
In meno di due mesi, Edoardo Scotti ha iscritto il proprio nome nella cronologia dei record italiani dei 400 metri. Dopo aver abdicato alla finale della staffetta mista, decisione che sottolineava la sua concentrazione sulla prestazione individuale, ha sorpreso tutti con un incredibile 44.45 a Tokyo, migliorando il proprio primato di ben 3 decimi. Questo tempo non solo gli ha garantito il terzo posto e la qualificazione diretta alle semifinali mondiali, ma lo ha anche proiettato nella top ten europea all-time della specialità.
È interessante ricordare il cammino del primato dei 400 metri, inaugurato per l'italia da Marcello Fiasconaro con un tempo ufficialmente riconosciuto di 45.49 elettrico nel 1971, dopo la sostituzione dei cronometraggi manuali con quelli elettronici. Da allora, il record è stato migliorato solo 9 volte in 54 anni. Tra i primatisti emergono nomi illustri come Mauro Zuliani e, più recentemente, Andrea Barberi e Matteo Galvan, che hanno contribuito a questa evoluzione.
L'impatto di Davide Re, nel 2019, con il suo 45.01 e successivamente 44.77, aveva già dato una scossa al panorama italiano. Tuttavia, è stato l'arrivo di Scotti nel 2025 a riscrivere totalmente la storia con quel sensazionale 44.45 a Tokyo. Luca Sito, il suo compagno di squadra, non sarà facile da eguagliare, ma la prestazione di Scotti è sicuramente il culmine di un inseguimento che ha portato il giovane atleta a livelli di eccellenza inimmaginabili fino ad oggi.
La sfida nella terza batteria è stata serrata, e la necessità di emergere sulla concorrenza, rappresentata tra gli altri dal botswano Kebinatshipi, ha spinto Edoardo a superare i propri limiti, guadagnando preziosi decimi di secondo. Questo significativo progresso non rappresenta solo un importante traguardo sportivo, ma costituisce anche una spinta psicologica per il futuro. Con un tale miglioramento sotto il suo nome, la strada verso medaglie d'oro mondiali si è fatta meno ripida. Il nostro campione lombardo vive ora un'esaltante ascesa, anticipando che questo potrebbe essere l'inizio di un'era nuova per l'atletica leggera italiana con lui come protagonista.