Sabato notte, la famiglia di Mattia Debertolis, noto atleta della squadra azzurra di sport orientamento, ha dovuto affrontare una situazione critica nel cuore della Cina. Sua madre e suo fratello, accompagnati da Gabriele Viale, presidente del PWT Italia, si sono recati prontamente a Chengdu per assistere l'atleta trentino, vittima di un malore durante la gara inaugurale dei prestigiosi World Games.
La situazione clinica di Mattia è stata prontamente definita "critica" dal personale medico. Sebbene il sistema sanitario cinese abbia risorse avanzate, sono stati necessari consulti con altri ospedali per stabilire quale fosse il migliore corso d'azione terapeutico. Fortunatamente, il governo italiano non è rimasto a guardare e ha immediatamente attivato il ministro Andrea Abodi per garantire la migliore assistenza possibile. L'intercessione dell'Ambasciata e del Consolato Italiano, insieme ai rapporti diplomatici, hanno facilitato l'accesso a cure cliniche di alto livello per l'atleta.
L'evento drammatico si è verificato durante la gara a Chengdu, dove il clima era particolarmente ostile, con temperature che raggiungevano i 43 gradi. Questa cappa di calore estrema ha portato Mattia a perdere conoscenza; il suo GPS, che aveva smesso di trasmettere segnali, ha indotto i soccorritori a intervenire immediatamente, trovandolo al suolo privo di sensi. Si sospetta che Mattia abbia battuto la testa durante la caduta, complicando ulteriormente la situazione.
La comunità sportiva internazionale è rimasta colpita dalla notizia, ma è in momenti come questi che emerge la solidarietà globale per uno dei suoi membri. Non è sorprendente che altri atleti abbiano dovuto ritirarsi dalla competizione a causa della temperatura opprimente. Le parole di papà Fabio fanno eco alle preoccupazioni di molti: "Faceva caldissimo e Mattia non avrebbe mai mollato, ci teneva troppo. Quello che continuo a dirmi, però, è che mio figlio era molto allenato".
L'acuta attenzione al cambiamento climatico e le sue ripercussioni sugli eventi sportivi internazionali si manifesta ancora una volta, provocando riflessioni sulle modalità di organizzazione e gestione delle gare in ambienti climaticamente sfidanti. La storia di Mattia Debertolis è un monito per tutti, evidenzia la fragilità dell'essere umano di fronte agli elementi e l'importanza della prontezza nei soccorsi in situazioni di emergenza.
Il supporto e l'incoraggiamento che giungono non solo dall'Italia, ma anche dal mondo intero, sono indispensabili in questo momento. La speranza è che Mattia Debertolis possa recuperare rapidamente e riprendere il suo posto tra i migliori nel mondo dello sport orientamento. Seguiremo con attenzione e apprensione il decorso di questa vicenda, pregando per un esito positivo.