Quando si dice che chi ha tempo non deve perderlo, si fa riferimento alla tendenza a rimandare decisioni cruciali nella speranza che il tempo a disposizione sia sufficiente per rimediare. È un po' quello che sta succedendo alla
Fiorentina
in questo avvio di stagione tutt'altro che entusiasmante. La squadra viola ha avuto un inizio che ricorda quello dello scorso anno: partenza in sordina con un pareggio nelle prime due giornate, seguito da una sconfitta, lasciando punti importanti per strada. Non è tanto il singolo risultato a preoccupare, quanto il modo in cui la squadra si esprime in campo: un gioco poco convincente e una difficoltà evidente a proporre azioni incisive, soprattutto contro squadre come il
Napoli
, già pronto a candidarsi come favorita al bis scudetto.
Il fulcro delle problematiche sembra risiedere nel centrocampo, dove l'allenatore
Stefano Pioli
non è ancora riuscito a trovare la giusta combinazione di giocatori per garantire fluidità e creatività alla manovra. La scelta di affidarsi a
Nicolò Fagioli
nel ruolo di regista non ha finora dato i frutti sperati. Nella sfida contro gli azzurri, Fagioli ha mostrato buone percentuali di passaggi completati, ma la maggior parte di questi erano rivolti alla difesa, evidenziando una difficoltà nel creare gioco in avanti. Inoltre, la sua presenza nella trequarti avversaria è stata marginale, con solo 3 tocchi in quella zona su 40 totali.
Un campanello d'allarme suonato anche per la statistica della Fiorentina che si trova al quindicesimo posto tra le squadre di Serie A per passaggi nella trequarti avversaria. Mentre squadre come
Atalanta
e
Lazio
superano abbondantemente i 100 passaggi, la Fiorentina fatica a raggiungere quota 61. Questo dato è accentuato da un basso tasso di precisione nei passaggi, che contro il Napoli è sceso al 61,6%. Semplificando, ogni tre passaggi effettuati vicino all'area avversaria, uno finiva nei piedi sbagliati.
Anche l'attacco ne risente: il numero medio di tiri in porta della squadra è calato drasticamente, con
Moise Kean
, uno dei terminali offensivi, che non ha ancora trovato il tiro giusto in questo campionato. La Fiorentina si ritrova con una media di soli 2,33 tiri in porta a partita, la quintultima in Serie A.
Entro ora il bisogno di cambiare rotta e di farlo rapidamente. Una soluzione potrebbe essere rappresentata da
Hans Nicolussi Caviglia
. L'altoatesino ha mostrato segnali promettenti nel suo recente ingresso contro il Napoli, gestendo bene i palloni e mostrando una certa propensione nel gioco di qualità nella trequarti offensiva. Con 29 tocchi, di cui molti diretti in avanti, e un’ottima precisione nei passaggi, Caviglia potrebbe essere l'uomo giusto per dare un nuovo assetto al centrocampo.
Il prossimo impegno contro il
Como
rappresenta un test cruciale per verificare se le modifiche proposte possano finalmente concretizzarsi sul campo. Pioli ha l'opportunità di portare nuove idee, sfruttando i giocatori che possono dare un contributo diverso alla squadra. La speranza è che questa volta la Fiorentina sappia sfruttare il tempo a disposizione e non lo sprechi in esitazioni. Il campionato potrebbe essere ancora lungo, ma i margini di errore ora sono ridotti. Urge una risposta decisa e tangibile, per evitare una stagione anonima e ritrovare quel vigore che da tempo sembra assente dalle prestazioni del club italiano.
