Prima di procedere
La situazione in casa Fiorentina è più tesa che mai dopo l'ultima sconfitta contro il Lecce, che ha acuito una crisi di risultati e di gioco che dura da diverse settimane. La posizione dell'allenatore Stefano Pioli è sempre più traballante, ma il tecnico sembra intenzionato a non mollare la presa, forte di un contratto che lo lega al club fino al 2028 a cifre importanti: circa 5,5 milioni di euro lordi a stagione.
Questo muro contro muro sta creando non pochi problemi alla società viola, con il presidente Rocco Commisso costretto a gestire la sua prima vera crisi da quando è al timone del club. Un eventuale esonero di Pioli peserebbe non poco sulle casse della società, andando a incidere sui parametri UEFA e sui piani economici futuri. La tifoseria è in rivolta e chiede a gran voce un cambio di guida tecnica, ma la situazione è tutt'altro che semplice.
La dirigenza sta cercando di trovare un accordo con Pioli per una risoluzione consensuale del contratto, offrendo un anno di stipendio come buonuscita, ma l'allenatore non sembra intenzionato ad accettare questa proposta. Le trattative sono in corso, ma sono rese ancora più complicate dall'assenza fisica del presidente Commisso, bloccato negli Stati Uniti da problemi di salute, e dalla mancanza di un direttore sportivo, dopo l'addio di Daniele Pradè.
La squadra è attualmente in ritiro presso il Viola Park e vi rimarrà fino a mercoledì, quando partirà per la trasferta di Conference League contro il Mainz. Il direttore generale Ferrari e il direttore tecnico Goretti sono al lavoro per cercare di sbloccare la situazione economica e individuare un possibile successore di Pioli.
Al momento, però, il quadro è molto incerto. Si sono fatti dei nomi, tra cui quello di Paolo Vanoli, ma al momento non ci sono stati sviluppi concreti. Daniele De Rossi sembra invece vicino a un accordo con il Genoa, mentre l'ipotesi Thiago Motta appare difficile da concretizzare, sia per motivi economici sia perché l'allenatore è ancora sotto contratto con la Juventus. Non è da escludere un clamoroso ritorno di Raffaele Palladino, che aveva lasciato Firenze a causa di dissapori con l'ex direttore sportivo Pradè, ma che ora potrebbe riconsiderare l'ipotesi di un ritorno.
Lo scenario più probabile, in caso di separazione da Pioli, sembra essere quello di un affidamento temporaneo della squadra a Daniele Galloppa, attuale allenatore della Primavera, che guiderebbe la squadra sia nella trasferta in Germania sia nella successiva partita di campionato contro il Genoa. Tuttavia, tutto dipenderà dall'esito delle trattative con Pioli: se non si dovesse trovare un accordo, la situazione potrebbe rimanere invariata, con il tecnico che resterebbe sulla panchina viola, almeno per il momento.
La situazione è in continua evoluzione e le prossime ore saranno decisive per il futuro della Fiorentina. La società dovrà prendere una decisione importante per cercare di risollevare le sorti di una stagione fin qui deludente, tra le possibili alternative si valutano profili in grado di dare una scossa all'ambiente e di valorizzare il potenziale della squadra, puntando su un gioco più propositivo e coinvolgente. Oltre ai nomi già citati, potrebbero emergere anche altre candidature a sorpresa, con l'obiettivo di trovare la soluzione migliore per il bene della Fiorentina e per soddisfare le aspettative di una tifoseria sempre più esigente. La priorità è quella di riportare serenità e fiducia nell'ambiente, per affrontare al meglio le prossime sfide e cercare di raggiungere gli obiettivi stagionali.
