Attimi di grande tensione hanno preceduto la sfida di Champions League tra il Real Madrid e l'Olympique Marsiglia. Nelle ore immediatamente precedenti il fischio d'inizio, i social media sono stati inondati di video che documentavano violenti scontri tra tifosi francesi e la polizia spagnola. Particolarmente virale è diventato il video dell'influencer marsigliese Bengous, ben noto fra i sostenitori dell'OM, mentre viene colpito ripetutamente da un manganello degli agenti di polizia.
Visibilmente scosso da quanto accaduto, lo stesso Bengous ha interrotto il suo silenzio condividendo la sua versione dei fatti ai microfoni di Radio Maritima. Nel suo resoconto, ha descritto un pomeriggio che si è trasformato in un incubo: tutto era iniziato con l’attesa di una festa sportiva, unendosi al corteo dei tifosi in compagnia di parenti e amici. Tuttavia, secondo le sue parole, ciò che doveva essere un evento pacifico si è trasformato in un momento di violenza improvvisa.
"Stavo semplicemente andando allo stadio per godermi questo momento speciale con altre persone", ha dichiarato, "ma improvvisamente sono stato fermato e colpito dagli agenti di polizia senza apparente motivo. Non riesco a spiegarmi come una simile reazione possa essere giustificata. Nel corteo c'erano famiglie, bambini, donne, padri. Vedere l'uso dei manganelli in un contesto così era semplicemente assurdo."
Le parole di Bengous trovano conferma nelle immagini condivise online che mostrano scene di panico e di confusione tra i circa 4.000 tifosi marsigliesi presenti a Madrid. L'influencer ha puntato il dito contro la Guardia Civil, accusando gli agenti di aver reagito in modo eccessivamente violento e di non essere riusciti a gestire una situazione che, inizialmente, sembrava assolutamente pacifica.
Questi eventi hanno acceso un dibattito acceso, non solo tra i sostenitori delle due squadre, ma anche a livello più ampio, circa la gestione dell'ordine pubblico in occasioni di grandi eventi sportivi internazionali. Mentre alcuni difendono l’operato delle forze dell’ordine sottolineando i rischi di raduni così ampi, altri criticano aspramente l'uso eccessivo della forza, invocando una maggiore sensibilità nel trattare situazioni che coinvolgono un pubblico eterogeneo.
La portata di questo incidente solleva nuovamente interrogativi sulle misure di sicurezza adottate nelle competizioni UEFA, evidenziando la necessità di un maggiore coordinamento tra le forze di polizia dei vari paesi europei in occasione di eventi sportivi di tale importanza. Alcuni esperti di sicurezza pubblica hanno suggerito che simili raduni dovrebbero essere gestiti con un approccio più orientato verso il dialogo e la mediazione, piuttosto che ricorrere immediatamente a misure coercitive.
Allo stesso tempo, gli eventi verificatisi a Madrid potrebbero avere ripercussioni anche sulla percezione internazionale dell’accoglienza e della sicurezza nei Paesi organizzatori, influenzando così futuri eventi sportivi pianificati nelle principali città europee. È evidente che, per evitare il ripetersi di tali incidenti, sarà fondamentale un esame approfondito delle strategie di sicurezza e un costante aggiornamento delle procedure operative allo scopo di garantire che momenti di svago e competizione sportiva non si trasformino in esperienze di violenza.
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